Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota del Commissario Liquidatore della Comunità Montana “Alta Umbria” sulla questione del diradamento della pineta di Sascupo a Gualdo Tadino.
“Il giorno nove maggio su convocazione del Sindaco del Comune di Gualdo Tadino, la Comunità Montana Alta Umbria ha partecipato ad una riunione tecnica che ha visto riuniti nella sala giunta tutti i rappresentanti dei soggetti, pubblici e privati, che in qualche modo sono stati interessati ai lavori di taglio in loc. Sascupo del comune di Gualdo Tadino. Assente il corpo dei Carabinieri Forestali.
Due ore di incontro durante le quali ciascuno ha portato le proprie ragioni i propri interessi le proprie rimostranze o le attività svolte nell’ambito sia autorizzativo che di controllo. Le informazioni che ciascuno ha portato hanno, a nostro avviso, consentito di chiarire aspetti prima noti solo agli addetti ai lavori, ma che invece trovano curiosità e pongono interrogativi a tutta la cittadinanza.
Ciascuno dei presenti ha da una parte avuto modo di portare le proprie ragioni, ma ha anche avuto l’opportunità di conoscere posizioni diverse portate da altri soggetti o istituzioni. La riunione come detto aveva il solo scopo di informare l’Amministrazione rispetto a sollecitazioni che in questi giorni hanno interessato i social e la stampa, con contenuti e toni a volte sopra le righe, e che inevitabilmente sono arrivate anche sul tavolo della stessa.
Nessun giudizio conclusivo è stato espresso dovendo, per forza di cose essendo ancora in corso i lavori, rinviare questo momento al collaudo.
Come Comunità Montana, interessata direttamente in quanto Ente titolato al rilascio delle autorizzazioni in materia forestale, riteniamo che sia stato utile incontrarsi per due motivi principali. Il primo di natura amministrativa.
Abbiamo avuto modo di chiarire che chi opera nel territorio, boschi artificiali di resinose in particolare, è soggetto a procedure di Legge che prevedono la presentazione di progetti che a loro volta sono soggetti ad attività istruttoria e rilascio di autorizzazione.
Questa attività rientra a pieno titolo tra quelle impugnabili ai TAR. Ma quello che è importante è che in tale ambito non sussistono possibilità di interventi se non autorizzati. Il secondo è legato alle attività svolte. Si è precisato infatti che l’autorizzazione, una volta rilasciata, contiene tutti gli elementi che, in materia forestale ed ambientale, è necessario indagare al fine del suo rilascio.
Questo per dire che è possibile, come nel caso di specie, che si propongano lavori e che le attività di controllo istruttorio, che per tale lavoro è durato mesi, sono servite ad evitare errori o interventi non conformi.
Va ribadito il fatto che l’intervento è al di fuori delle zone di conservazione speciale (ex SIC) e che pertanto non è sottoposta né a VINCA né ai limiti di stagionalità di taglio previste per tali aree.
Una ulteriore valutazione positiva dell’incontro sta nel fatto che su temi quali la pianificazione forestale si potrebbe aprire una stagione di confronto tra chi gestisce i beni comuni ed il resto della popolazione, confronto che potrebbe rappresentare un notevole passo in avanti.
Le attività di controllo sono in essere sia da parte degli organi di controllo sia dalla Comunità Montana. Aspettiamo la conclusione dei lavori per una valutazione definitiva dell’intervento e quindi rimandiamo al collaudo la conclusione dell’iter.
Ringraziamo il Sindaco per averci dato l’opportunità di esplicitare le attività legate al rilascio di autorizzazioni ma anche di aver avuto modo di confrontarci con tutti.”