Venticinque anni. Un quarto di secolo è trascorso da quando il Gualdo Calcio vinse il campionato di C2 con due giornate di anticipo e, prima squadra tra tutti e tre i gironi, conquistò la terza serie nazionale. A chi ebbe la fortuna di vivere quei giorni però sembra ieri, tanto sono vivi i ricordi dell’irripetibile ciclo creato da Angelo Barberini e da Tagina, costruito insieme alle capacità di Claudio Crespini.
Un campionato in qualche modo storico, poichè fu il primo con i tre punti per la vittoria e l’ultimo prima dell’avvento dei playoff.
Era il 5 giugno 1994. Palcoscenico lo stadio “Helvia Recina“ di Macerata. I biancorossi di Walter Novellino, grandissimo protagonista di due stagioni indimenticabili, erano reduci da una lunghissima serie positiva e affrontavano la Maceratese impelagata nella lotta per non retrocedere.
Da tempo il Gualdo era impegnato in una sfiancante lotta a quattro per centrare uno dei due posti utili per salire di categoria. Avversari erano il Pontedera di Aglietti, che superò la Nazionale di Sacchi in amichevole, il Livorno e il Fano di Alberto Cavasin. I pronostici ovviamente erano tutti dalla parte della squadra del presidente Angelo Barberini e i gualdesi invasero in massa Macerata.
I marchigiani però sfoderarono la prestazione dell’anno e, complice forse il “braccino del tennista” venuto ai calciatori biancorossi, vinsero meritatamente per 1-0. Ma mai sconfitta fu così indolore: il Livorno e il Fano vennero entrambe battute, rispettivamente da Castel di Sangro e Vastese.
I tifosi gualdesi rimasero tutti nel loro settore ad attendere, incollati alla radiolina, i risultati finali. Dopodichè esplose la gioia, con il tributo che lo stadio “Luzi” riservò a capitan Cocciari e compagni la domenica successiva contro il Rimini, una giornata indimenticabile conclusasi con una grande festa in piazza organizzata da Radio Tadino.