Arrivano le polemiche sull’ordinanza, chiesta espressamente da Umbra Acque ai sindaci umbri, sul divieto di utilizzo dell’acqua per scopi non domestici.
Oggi è Forza Italia a parlare tramite un comunicato stampa che porta la firma dei consiglieri comunali Silvia Minelli e Fabio Viventi. “Evidenziamo la prontezza di riflessi del sindaco di Gualdo Tadino nell’eseguire un’ordinanza atta a vietare l’utilizzo non domestico dell’acqua – spiegano i consiglieri – E pensare che recentemente aveva negato la possibilità di prevenire tale disagio con uno studio adeguato a programmare un percorso di ottimizzazione di una risorsa fondamentale per i cittadini e il territorio. E così, mentre il Sindaco si cimenta nello scrivere comunicati in contrasto con il suo stesso partito, il PD, come se questo fosse un tema centrale sul quale concentrare tutte le attenzioni, Forza Italia mette la sveglia su argomenti di interesse collettivo e di prioritaria importanza, come appunto il problema dell’acqua“.
“Con la nota diffusa da Umbra Acque il 25 giugno scorso – si legge bella nota di Minelli e Viventi – è stata chiesta l’emissione di un’ordinanza sindacale per il divieto assoluto dell’uso dell’acqua erogata dal pubblico acquedotto, per scopi diversi da quello domestico, come innaffiare orti e giardini. Ora, l’ordinanza di Presciutti potrebbe sembrare un atto precauzionale, in considerazione dell’esplosione della stagione estiva. Così non è, perchè se Umbra Acque invita a queste ordinanze, nonostante le abbondanti precipitazioni che ci hanno interessato fino a tutto maggio, qualche situazione di pericolo l’ha ravvisata da tempo“.
“Alla luce della prontezza di riflessi del sindaco Presciutti – concludono i forzisti – che non ha ascoltato quando abbiamo chiesto di fare uno studio del bacino prima di dare un parere positivo ad un ulteriore prelevamento di acqua, perché ora si precipita ad istituire tale divieto? Una domanda sorge spontanea: questa ordinanza non cozza con le sue precedenti rassicurazioni sul fatto che non ci fosse stato bisogno di monitorare la riserva di acqua? Da dove aveva dedotto tale abbondanza? Amministrare è una cosa seria, togliere acqua senza prima aver predisposto un piano di razionalizzazione non è corretto. Non certo per colpa del caldo e della siccità. Quello che non trova rigoglioso sviluppo a Gualdo Tadino sono le idee utili per la tutela dei bisogni primari dei cittadini“.