Nei giorni scorsi il presidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli, attraverso una lettera inviata al presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, ha chiesto una “rapida ripresa del confronto istituzionale finalizzato ad accelerare un percorso condiviso per il riconoscimento dell’Area Interregionale di Crisi complessa Umbro-Marchigiana dell’Appennino“.
Il tutto anche in seguito ai recenti sviluppi della vicenda J&P: dopo la presentazione da parte della proprietà di richiesta di concordato in bianco al tribunale di Ancona, anche dall’incontro al Mise del 4 luglio scorso non è emerso alcun partner finanziario.
Questa proposta viene però bocciata, non nella sostanza ma nei tempi, dal capogruppo di Forza Italia nell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Roberto Morroni. Per il consigliere regionale gualdese è una “iniziativa tardiva e di scarsa efficacia stante la condizione in cui versa la Giunta Regionale. Di certo – dice Morroni – non serve ad attenuare la grave e colpevole distrazione che la Giunta Regionale ha avuto in tutti questi anni dinnanzi all’acuirsi di una crisi economica e sociale che da tempo sta interessando i territori della fascia appenninica umbra.”
Per Morroni la richiesta di riconoscimento da parte del Governo di area di crisi complessa della Fascia Appenninica (che prevede tra gli obiettivi la ripresa delle attività industriali, il sostegno dei programmi di sviluppo e l’attrazione di nuovi investimenti) “va sicuramente nella giusta direzione e segnerebbe il necessario superamento dello strumento dell’accordo di programma, varato all’indomani della crisi dell’Antonio Merloni, e che in tutti questi anni ha prodotto risultati molto modesti e ben lontani dal favorire quel processo di forte e diffusa reindustrializzazione che la situazione reclama con gran forza.”
Per il capogruppo di Forza Italia però “la realizzazione di una tale prospettiva ormai dovrà e potrà essere portata avanti, con l’indispensabile credibilità e determinazione politica, dal nuovo governo regionale che entro la fine di quest’anno la comunità umbra sarà chiamata ad eleggere; esso disporrà dell’autorevolezza necessaria di cui è privo un esecutivo attualmente rimasto in carica solo per l’ordinaria amministrazione.”
Per Morroni all’attuale Giunta regionale “rimane solo la pesante responsabilità politica di aver lasciato al proprio destino un’area importante del territorio regionale.”