“La città ha bisogno di lavoro, sviluppo e nuove opportunità e non c’è da esultare per questo ennesimo e dannoso rinvio“. Questo il primo commento del sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti sulla sentenza del Consiglio di Stato, che ieri ha annullato la sentenza del Tar sul ricorso della Comunanza Agraria Appennino Gualdese relativo alla proroga della concessione Rocchetta, rinviando tutto di nuovo allo stesso Tar.
La prima intenzione del Sindaco gualdese è quella di convocare un tavolo allargato “affinché prevalga il senso di responsabilità ed il rispetto delle istituzioni da parte di tutti e non la strumentalità ad ogni costo”.
“Il buonsenso e la correttezza vorrebbero che si eviti l’ennesima strumentalizzazione – scrive Presciutti nel comunicato stampa odierno – La Comunanza Agraria parla di ‘vittoria su tutta la linea’. In realtà è necessario ricondurre la questione agli esiti della Sentenza del Consiglio di Stato alla verità processuale del caso. Il Giudice, prima del dispositivo, chiarisce infatti come si tratta di una decisione esclusivamente di rito con ‘rimessa del merito della causa al giudice di primo grado‘.
“I cittadini di Gualdo Tadino non possono più aspettare o, peggio, rimanere ostaggi di diatribe in punta di diritto, messe in atto da chi è rappresentativo di poco più dello zero virgola della comunità. La città ha bisogno di lavoro, sviluppo e nuove opportunità – recita la nota stampa – Chi esulta per l’ennesimo rinvio sulla base non di un giudizio di merito sulle singole questioni, ma di un vizio di procedura, esulta per una vittoria di Pirro che rischia di arrecare un ulteriore incalcolabile danno alla collettività“.
Presciutti ricorda come siano passati più di quattro anni dall’avvio di questa vicenda: “Non possiamo più permetterci di perdere inutilmente ulteriore tempo, tanto più che nessun ruolo centrale di chicchessia è stato riconosciuto dalla sentenza del Consiglio di Stato, come maldestramente sbandierato“.
Il sindaco di Gualdo Tadino ricorda come, anche in virtù delle dichiarazioni rese di fronte al giudice in sede di udienza al Consiglio di Stato da parte dei legali della Comunanza Agraria con le quali “si affermava la non contrarietà all’investimento Rocchetta, si rende necessaria una completa e definitiva assunzione di responsabilità di fronte alla città da parte di tutti i soggetti interessati“.
Ecco quindi la convocazione del tavolo allargato alle istituzioni regionali, alle associazioni di categoria ed alle rappresentanze sociali. Non si esclude anche la possibilità di una seduta aperta del Consiglio Comunale sul tema “con l’unico obiettivo di far venir meno nei tempi più rapidi possibili tutti i contenziosi in essere“.
“Sarebbe opportuno – conclude Presciutti – che la Comunanza Agraria, prima di intimare cosa fare ad un Sindaco democraticamente eletto da tutto il corpo elettorale e non da 109 associati, sia più rispettosa delle istituzioni e di chi le rappresenta. Non sarà più consentito a nessuno di tenere posizioni strumentali. La città ha bisogno di investimenti, lavoro e interventi a beneficio della comunità in vari ambiti. Non di una nuova e dannosa fase di stallo. Nessuno può pertanto cantare vittoria e tanto meno perdere ulteriore tempo, ma a tutti compete una forte assunzione di responsabilità se davvero vogliamo dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini“.