Istat, declino demografico per la Fascia Appenninica

La scorsa settimana l’Istat ha reso noti i dati ufficiali sulla popolazione italiana al 31 dicembre 2018.  Vengono confermati i dati ufficiosi di Gualdo Tadino che avevamo pubblicato lo scorso gennaio, ma ora è possibile avere un quadro d’insieme allargato a tutta la Fascia Appenninica.

A livello nazionale la popolazione cala di 124.427 residenti, in Umbria il calo è di 2.625, andamento confermato in maniera più accentuata in tutti i comuni della Fascia tranne Sigillo che registra un “anomalo” aumento di 11 residenti. Si conferma il dato gualdese che vede la popolazione scendere sotto i 15.000 abitanti, con un trend costante da anni che vede come quasi impossibile una inversione di tendenza.

Andamento confermato anche dai numeri sui nuovi nati, con l’Umbria che scende, per la prima volta da quando ci sono rilevazioni statistiche, sotto la soglia dei 6.000. La Fascia conferma l’andamento disastroso degli ultimi anni con soltanto due eccezioni rispetto al 2017: Fossato di Vico con +8 e Sigillo con +2. Gli effetti del crollo demografico degli ultimi anni hanno già iniziato a farsi sentire sul fronte scolastico con all’orizzonte la chiusura di interi plessi nei prossimi anni .

Per comprendere fino in fondo la situazione che vive la Fascia Appenninica è maggiormente indicativa l’età media, con un dato nazionale di 44,7 anni, in Umbria 46,2, abbondantemente superato da tutti i comuni. Impressionante il caso di Costacciaro e di Scheggia e Pascelupo che, con 50,2 anni di età media della popolazione, sono tra i comuni più vecchi d’Italia.

Altro dato significativo è quello che viene dall’indice di vecchiaia, cioè dal rapporto percentuale tra il numero degli ultrassessantacinquenni e il numero dei giovani fino ai 14 anni. Mentre a livello nazionale ogni 100 giovani sotto i 14 anni ci sono 168,9 anziani con un’età dai 65 anni in su a Costacciaro questo dato viene addirittura raddoppiato. Indice altissimo anche a Scheggia e Pascelupo, Sigillo e Nocera Umbra con l’unica eccezione di Fossato di Vico che si colloca tra il dato nazionale e quello regionale.

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Redazione Gualdo News
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