Ieri il tavolo sulla vicenda Rocchetta, assente la Comunanza

Si è tenuto ieri pomeriggio il tavolo convocato dal sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, all’indomani della sentenza del Consiglio di Stato sulla vicenda che vede contrapposti Comunanza Agraria da una parte, Comune di Gualdo Tadino, Regione dell’Umbria e Rocchetta Spa dall’altra. Dispositivo che aveva annullato con rinvio la sentenza del Tar Umbria.

Nell’occasione Presciutti ha ufficializzato la data del Consiglio comunale aperto sulla vicenda, che si terrà martedì 30 luglio con orario che verrà stabilito dalla Conferenza dei capigruppo.

Assente, come annunciato, la Comunanza Agraria “Appennino Gualdese“, che, dopo l’invito, aveva dichiarato di voler partecipare solo a tavoli istituzionali.

A quello di ieri erano presenti Regione Umbria, Confindustria Umbria e territoriale, Cgil, Cisl Uil, Confcommercio, Cna, Rocchetta Spa, il direttore risorse idriche e rischio idraulico e il dirigente servizio foreste e montagna della Regione, oltre al Comune di Gualdo Tadino.

Se l’obiettivo era quello di trovare una sintesi tra le diverse posizioni o provare almeno a intavolare un dialogo, ovviamente questo non è stato raggiunto, data l’assenza della Comunanza, che però ha annunciato di essere presente al Consiglio comunale aperto del 30 luglio.

Dall’incontro è emerso nuovamente da parte di tutti coloro che sono intervenuti l’appoggio all’investimento di Rocchetta.

Presciutti ha sottolineato nel suo intervento che “gli assenti hanno sempre torto”, dicendosi rammaricato per l’occasione persa. Ha inoltre nuovamente ricordato il motivo per cui non ha emesso l’ordinanza nei confronti di Rocchetta per il ripristino dei luoghi, come chiesto sia dalla Comunanza che dalle forze politiche di opposizione: “L’area è da ritenersi alluvionata dal novembre 2013 – ha detto il sindaco – fatto notorio che ha fatto si che privati ed aziende ricevessero degli indennizzi per le perdite subite. La natura dell’evento è perciò di carattere calamitoso senza che vi siano responsabilità da addebitarsi alla società Rocchetta Spa.”

“Agli atti risulta anche una proposta di conciliazione avanzata dalla Comunanza Agraria nei confronti della società Rocchetta Spa che si sostanzia in sei punti” – ha detto Presciutti, leggendo il documento. Tra questi il sindaco ha rammentato che l’amministrazione pubblica, che agisce per atti, ha già richiesto le stesse garanzie per l’attingimento onde evitare future carenze idriche per la popolazione e che tali garanzie sarebbero già state attuate se non fossero pendenti i contenziosi.

Gli interventi delle parti sociali sono stati tutti favorevoli all’investimento, auspicando una rapida conclusione della vicenda.

Chiara Bigioni, in rappresentanza di Rocchetta Spa, ha ricordato che il termine previsto per l’ultimazione del programma di investimenti era il 2020 e quindi già sin d’ora si sarebbe potuta vedere la realizzazione di gran parte di essi. “La realizzazione di tale programma di investimenti avrebbe comportato l’assunzione di nuove unità di personale (27) senza conteggiare l’indotto, che ha pure la sua rilevanza”, ha detto.

L’avvocato dell’azienda, Alfredo Morrone, ha evidenziato che gli interessi pubblici riguardano a circa 1000 mq. che non sono altro che aree circostanti i pozzi di prelievo e su tali aree giustamente è stata riconosciuta un’indennità di compressione degli usi civici.” Ha reso noto inoltre che la società Rocchetta Spa ha fatto istanza di rifissazione dell’udienza dinnanzi al Tar con conseguente “riassunzione”: attività che sarebbe stata di spettanza della Comunanza. Ma con ciò la Rocchetta Spa vuole metter fine a ulteriori “perdite di tempo”.”

L’assessore regionale Fernanda Cecchini ha sottolineato che il diritto vantato dalla Comunanza è arcaico ma è pur sempre un diritto. In tal senso il punto di vista della Comunanza non è condivisibile, ma va comunque e pur sempre rispettato. Un principio di carattere generale va comunque ribadito – ha detto – e cioè che l’acqua del sottosuolo è di competenza regionale.”

Presciutti ha concluso l’incontro ribadendo che l’assenza della Comunanza “è da ritenersi una mancanza di rispetto nei confronti di tutti i partecipanti convocati”. Il sindaco di Gualdo Tadino ha ribadito l’intenzione di richiedere alla Comunanza i 7 milioni di euro spesi dalle amministrazioni comunali nel passato sui territori attualmente in carico alla Comunanza, oltre agli obblighi di natura contributiva.

“Con la prossima programmata seduta aperta del Consiglio Comunale verrà stabilito un termine per dimostrare se si ha o meno buona volontà e buon senso sulla vicenda, ciò per una questione pregiudiziale di chiarezza – ha terminato il sindaco gualdese – Le vie giurisdizionali non sono auspicabili, ma con rammarico se ne prenderà atto.”

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