“Cara Comunanza, sei riuscita a creare una crisi dove una crisi non c’era”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta dei lavoratori di Rocchetta S.p.A. che è stata letta anche al recente Consiglio Comunale aperto. I lettori possono inviarci le loro opinioni all’indirizzo redazione@gualdonews.it. La decisione sulla pubblicazione, così come il diritto di sintesi, spetta unicamente alla redazione.

“Da tempo sull’investimento dell’azienda Rocchetta si sono levate voci e si sono animati dibattiti, anche attraverso i social, molto spesso riservati a pochi. Poi paradossalmente quei pochi hanno detto di rappresentarne tanti.
E’ assurdo che di controversia in controversia, dopo cinque anni di fermo, a seguito della sentenza del consiglio di stato si sia tornati al punto di partenza.

Dal 1992 la società Rocchetta SpA imbottiglia acqua oligominerale e tante associazioni gualdesi negli anni hanno chiesto ed ottenuto contributi per consentire la realizzazione di iniziative di carattere sociale, culturale, sanitario, turistico e ricreativo.
Nel 2014 Rocchetta ha presentato un progetto di investimento di 35 milioni di euro con evidenti ricadute economiche ed occupazionali. Da subito la Comunanza Agraria Appennino Gualdese, ricostituita dopo 40 anni di inattività, ha promosso un’azione legale dietro l’altra non solo contro l’investimento, ma anche contro la proroga della concessione

Alle interminabili azioni legali sono seguite in questi giorni richieste di incontri istituzionali fino alla convocazione del Consiglio Comunale aperto. Proposte servite soltanto a perdere altro tempo, visto che proprio coloro che le avevano richieste le hanno puntualmente disertate dopo avere tentato la strada del rinvio.

Oggi anche noi lavoratori di Rocchetta SpA, per tanto tempo rimasti in silenzio, abbiamo deciso di far sentire la nostra voce. Non siamo fantasmi. Esistiamo e lottiamo per la difesa del lavoro e delle nostre vite. Lottiamo per questo territorio affinché non si assista ad un’altra azienda che scompare e a posti di lavoro cancellati.

Le logiche aziendali di Rocchetta in questi anni, prima dell’avvento della Comunanza e della infinita stagione di ricorsi, erano state vincenti. Ci ritroviamo oggi un’azienda impossibilitata ad investire e dal futuro incerto. Siete riusciti a creare una crisi laddove una crisi non c’era, in un territorio dove le possibilità occupazionali sono quelle che sono. Noi siamo da sempre preoccupati anche per le sorti di altri lavoratori del territorio, quelli di Merloni, di Tagina, delle aziende ceramiche e delle molteplici altre imprese dal domani incerto. Sono più le aziende che hanno chiuso e hanno difficoltà a mantenere livelli occupazionali di quelle che resistono ed assumono.

Che senso hanno avuto i vostri cavilli giuridici per i quali avete trionfato, quando le persone per vivere se ne debbono andare, abbandonare quel territorio che voi come noi, avendo scelto di viverci, dovreste difendere?

Troppe volte, signori della Comunanza ed esponenti politici che ne avete cavalcato le loro idee, avete dipinto l’azienda Rocchetta come una predatrice del territorio. Avete parlato di danni ambientali, ma se questo fosse stato vero come potevano magicamente scomparire dietro la corresponsione di 400mila euro? Questa è la cifra richiesta.

Sia ben chiaro che oltre alla tutela del lavoro è nostro interesse che ci sia uno sviluppo sostenibile del luogo dove viviamo e dove crescono i nostri figli.
Portiamo alla vostra attenzione l’esempio positivo di quanto avvenuto nel territorio del ternano, dove si sono unite tutte le forze del territorio per la salvaguardia delle attività produttive dell’azienda Sangemini e dei suoi lavoratori, azienda definita patrimonio per la Regione e per la città.

Come mai a Gualdo Tadino le stesse forze politiche hanno sostenuto cose diametralmente opposte? Perchè? Chi si doveva sponsorizzare? Cosa avete contro di noi? Ditecelo guardandoci negli occhi!

Siete andati a rispolverare diritti medioevali per dimostrare la vostra ragion d’essere e vi siete colpevolmente dimenticati dei diritti al lavoro, alla dignità e alla vita. Vi siete dimenticati di noi. Noi cittadini, noi lavoratori. Noi che non siamo solamente dei numeri.

Come avrete ben capito siamo fortemente preoccupati per il futuro, in quanto nella malaugurata ipotesi di una sospensione della concessione saremo i primi a subirne le conseguenze dirette ed immediate.
Concludendo diciamo basta con i giochi politici e di potere sulla nostra pelle e chiediamo a tutti coloro che si dicono favorevoli alla presenza di Rocchetta sul territorio di dimostrarlo con i fatti“.

I lavoratori di Rocchetta SpA

Articolo precedenteE se a Tagina avesse vinto Totila? Benvenuti ne “Il Regno di Tadinum” di Luigi Righi
Articolo successivoRigali, questa sera torna la tradizionale “Corsa della Botte”
Redazione Gualdo News
Gualdo News è il nuovo portale di informazione 2.0 della città di Gualdo Tadino.