“Utilizzo reiterato dei social network da parte di terzi per divulgare notizie a riguardo del pascolo montano a Valsorda”. Questa la causa scatenante di un comunicato stampa congiunto, forse il primo, dell’assessorato all’Ambiente e Tutela del Territorio del comune di Gualdo Tadino e della Comunanza Agraria Appennino Gualdese.
La nota stampa, a firma dell’assessore Paola Gramaccia e della presidente Nadia Monacelli precisa come “né il Comune, né la Comunanza Agraria hanno stipulato alcun contratto con allevatori riguardante il pascolo nell’area di Valsorda, poiché l’intera area è di proprietà di privati“.
I due Enti rigettano quindi le responsabilità dirette riguardo alla presenza di animali a Valsorda, che evidentemente non è dovuta a contratti di pascolo in tale area.
“Tuttavia – prosegue il comunicato – poiché la ricerca di abbeveraggio da parte degli animali spinge le mandrie al di fuori dei terreni di competenza degli Enti, Comunanza Agraria e Assessorato all’Ambiente stanno lavorando alacremente da mesi a un progetto comune, che consenta un sufficiente approvvigionamento di acqua all’interno delle aree di pascolo e quindi non costringendo più gli animali a ricercarne in altre zone come Valsorda. Tutela dell’ambiente e del bene comune sono e saranno sempre priorità dei due Enti“.
“Per questo motivo la soluzione che si sta ricercando, e per la quale sono previsti nei prossimi giorni ulteriori incontri anche in Regione Umbria, richiede il tempo necessario per garantire rispetto di una molteplicità di fattori: piena tutela ambientale, soluzioni tecniche che rispettino i molti vincoli ivi presenti, e attenzione ai diversi interessi umani presenti in un’area multifunzionale in cui convivono anche attività ristorative, turismo e, non ultima, la piena fruizione da parte della comunità gualdese“.