Una favola con lo sfondo della Gualdo adagiata sul Colle Sant’Angelo. Il nuovo libro di Matteo Bebi, “La leggenda dell’Arco” è un intermezzo favolistico che segue il lavoro precedente dell’autore, “Poi si fece buio”, e anticipa il prossimo che dovrebbe vedere la luce nel mese di Dicembre.
Domenica 8 settembre l’opera, edita dalla casa editrice Era Nuova, verrà presentata alle ore 18.00 presso il teatro Talia di Gualdo Tadino.
Il romanzo descrive, prima attraverso una favola, poi per mezzo della pura analisi storica, gli eventi e gli animi nella Gualdo a cavallo tra medioevo ed età moderna e narra di una giovane donna che vive le vicissitudini del passaggio tra queste due epoche.
Il racconto prende vita in questo luogo mistico colmo di boschi, ricco di storia. Un posto che affonda le sue radici dal popolo antichissimo degli Umbri, attraversato poi dai Romani, dai Celti, dai Longobardi e dai Bizantini.
La narrazione favolesca prende spunto dagli eventi storici che interessano Gualdo e l’Umbria nel XV secolo, ponendo l’accento sugli spettacolari e suggestivi scenari umbri che, ancora oggi, riescono a deliziare il nostro spirito.
Alla narrazione romanzata si accompagna una appendice storiografica che, descrivendo gli avvenimenti di quei turbolenti tempi di lotte comunali, vuole trasportare il lettore indietro nei secoli e descrivere la vita delle persone comuni, i loro comportamenti, le usanze e la struttura sociale, senza tralasciare quel velo di mistero che ci regala l’impervio e magico Appennino.
© ALCUNI DIRITTI RISERVATI