Dal 2010 Porta San Martino attendeva il successo. C’era andata vicino lo scorso anno, beffata insieme a San Benedetto dalla clamorosa rimonta di San Donato. Nell’edizione 2019 la Porta dei priori Andrea Farinacci e Eleonora Giovagnoli ha lasciato le briciole agli avversari, conquistando matematicamente il Palio dopo le prime tre gare.
Grande protagonista della gara a carretto è stato il somaro Bruno, che con 1’51” ha battuto il record del percorso, superando nettamente i tempi ottenuti in passato da altri due portacolori giallorossi: Pallone nel 1999 con 1’53” (ma con un tracciato leggermente diverso da quello storico a causa dei lavori di ricostruzione post-sisma) e Sonny con 1’54” nel 1990, tempo eguagliato da Pirandello di San Donato (su fondo bagnato) nel 2002. Staccate nettamente le altre Porte, tutte sopra i 2′.
Nei tiri con fionda (secondo posto allo spareggio con Francesco Comodi, vinto da San Facondino con Robert Shahini) e arco (primo posto con il debuttante Emanuele Garofoli) San Martino ha proseguito la sua marcia trionfale. Aiutato anche dai posizionamenti delle altre Porte, che di fatto si sono annullate a vicenda, la Porta del priore Farinacci ha potuto esultare al termine della gara di tiro con l’arco, rendendo utile solo per i piazzamenti dal secondo al quarto posto la corsa a pelo. In questa sfida San Martino di fatto non ha rischiato nulla, chiudendo al quarto posto facendo praticamente un giro d’onore e lasciando contendere agli altri la vittoria della gara, che ha visto Gaspare di San Benedetto tagliare per primo il traguardo davanti a Intrigo di San Donato e a Bingo San Facondino.
Grande il tripudio dei portaioli giallorossi, che tra canti e balli hanno abbracciato il loro ottavo Palio, opera dell’artista Giovanni Tommasi Ferroni, bruciando nel centro della piazza l’effige della Bastola.
Questa la classifica finale: San Martino 36 punti, San Benedetto e San Donato 30, San Facondino 24.