Dopo la pizza e la pasta, l’Italia è la patria del confetto.
È in questo contesto che nasce il Sommelier Dei Confetti, la prima ed unica figura professionale in Italia specializzata nella degustazione guidata di confetti artigianali e made in Italy selezionati tra le migliori produzioni del Paese.
L’idea è di due giovani imprenditori, Pierluigi Pizzone e Miriam Giovannini, 35 anni, marito e moglie e residenti a Nocera Umbra. Il Sommelier dei Confetti è l’incontro perfetto tra i loro due mondi: lei umbra e nocerina, selezionatrice attenta di cibi per passione; lui abruzzese de L’Aquila legato alla tradizione del suo territorio che ha in Sulmona la patria del confetto. Il loro è stato l’incontro di due persone che hanno vissuto sulla propria pelle, in tempi diversi, l’esperienza di un terremoto che ha lasciato il centro storico delle città natali per lunghi anni disabitato.
Dopo essersi ritrovati in una situazione di grande difficoltà per portare avanti la loro prima attività, una tabaccheria situata nel centro storico di Nocera Umbra, i due imprenditori hanno cercato una soluzione per poter risollevare le sorti della loro azienda e hanno messo insieme passione e tradizione per creare una nuova attività commerciale, inventando la prima selezione dei migliori confetti artigianali d’Italia.
Per cinque anni hanno girato l’Italia censendo oltre 50 confetterie artigianali e conferito il bollino d’eccellenza a più di 80 varietà di confetti, selezionati per gusto, ingredienti scelti e metodo di produzione. Da questa ricerca, approvata ad oggi dall’Università dei Sapori di Perugia, è nata prima un’azienda di vendita di confetti pregiati e dal gusto unico poi una nuova figura professionale.
“L’idea del Sommelier dei Confetti è nata per caso partecipando ad uno degli eventi più rinomati in Umbria relativi alla degustazione del vino umbro per eccellenza, il Sagrantino, al quale eravamo stati invitati come azienda che presentava prodotti alimentari artigianali di alto pregio – racconta Miriam – Proponevamo in abbinamento a vini e passiti alcuni dei nostri confetti per apprezzare al meglio il sapore e il retrogusto sia del vino sia dello stesso confetto, realizzando così da queste associazioni sapori tutti nuovi e inaspettati che stupivano anche i palati più esigenti. Ogni abbinamento era studiato e strutturato con una logica ben precisa. Ad ogni ospite veniva spiegato accuratamente come degustare il confetto e le sensazioni tattili e di gusto che provavano assaporandolo, esattamente come facevano i sommelier del vino con i vini. Ci siamo resi conto di essere anche noi dei sommelier, ma dei confetti”.
Questa nuova figura professionale racconta una storia antica, quella del suo prodotto la cui origine risale al 400 a.C. in epoca Romana, ma la sua ricetta è cambiata molto nel corso degli anni. Ad oggi l’industrializzazione del confetto ha portato a una grande svalutazione di questo dolce, con l’utilizzo di aromi e coloranti chimici, strati eccessivi di durissimo zucchero e mandorle amare.
“Vogliamo essere in Italia – spiega Pierluigi – il punto di riferimento e marchio di garanzia per i consumatori che ricercano l’eccellenza del prodotto e offrire l’opportunità di riassaporare i veri confetti artigianali, realizzati con materie prime di altissima qualità ridando a questo dolce il giusto valore”.
Il confetto, simbolo per eccellenza delle cerimonie italiane, riacquista il suo valore originario e diventa protagonista di esperienze gastronomiche uniche. Con il “metodo dulcis” il Sommelier dà vita ad una vera e propria attrazione, proponendo degustazioni di confetti selezionati in abbinamento a specifiche pietanze e bevande in diversi momenti del pasto o della cerimonia
Attualmente le vendite imputabili al mercato della confetteria in Italia, secondo i dati Nielsen Market Tracks, hanno raggiunto un fatturato di 307 milioni (+4,6%) e un volume pari a 45 mila tonnellate (+6,7%).