Con lo spettacolo teatrale “Mimì in arte Mia Martini” di e con Melania Giglio, venerdì 11 ottobre alle ore 21 verrà inaugurato il restyling del Teatro Don Bosco di Gualdo Tadino.
Nel corso dell’estate l’Associazione Educare alla Vita Buona, che gestisce la struttura, ha apportato diverse importanti migliorie al teatro. Grazie all’attività progettuale intrapresa dall’associazione in questi anni, al contributo fondamentale di Rocchetta SpA, che da due anni affianca le attività dell’associazione, e al sostegno di Birra Flea e di altre aziende e privati del territorio, è stato ampliato il palcoscenico, che ora risulta notevolmente più largo e più profondo, ed è stata aumentata la dotazione della macchina scenica con un impianto luci costituito da 22 fari a led e con 4 americane. Ulteriori interventi hanno riguardato gli impianti, rispondenti ai più alti standard di sicurezza.
“Grazie all’idea originaria del professor Marco Jacoviello, che abbiamo raccolto, siamo oggi in grado di offrire alla città di Gualdo Tadino e alla Fascia Appenninica una struttura rinnovata e al passo con i tempi, in grado di accogliere, rispetto al passato, spettacoli più articolati di teatro, musica e danza – sottolinea il presidente dell’Associazione Educare alla Vita Buona, Umberto Balloni – All’interno del Don Bosco troverà spazio anche il laboratorio teatrale per ragazzi, coordinato da Marco Panfili.”
Lo spettacolo inaugurale di venerdì prossimo, che Educare alla Vita Buona ha voluto offrire gratuitamente alla città, da diversi giorni ha fatto registrare il tutto esaurito. “Mimì in arte Mia Martini”, per la regia di Daniele Salvo e con i costumi di Daniele Gelsi, si propone ambiziosamente di richiamare in terra Mia Martini, una donna che ha troppo sofferto e pagato caro l’enorme talento che le è stato donato. Con l’aiuto di due figure luminose e amiche, Mimì sarà finalmente capace di ripercorrere la sua vita e di pacificarsi con tutto e con tutti, attraverso il fascino delle sue canzoni.
Lo spettacolo è impreziosito dalle voci di Melania Giglio, straordinaria cantante e attrice, e di Mamo Adonà, raro esempio di come una voce femminile possa risiedere nel corpo di un uomo, unico cantante lirico italiano ad essere uomo con impostazione vocale da soprano, e di Sebastian Morosini (secondo angelo) ambigua voce e presenza androgina. Tutte le canzoni sono eseguite dal vivo.