Una grande opportunità di sviluppo economico nel settore agricolo interesserà Gualdo Tadino e tutta la fascia appenninica. L’azienda dolciaria italiana Loacker, famosa in tutto il mondo per la produzione di wafer, cioccolato e derivati, è infatti seriamente interessata ad allargare la propria filiera produttiva nel settore della nocciola in questa zona dell’Umbria.
Questo è in sintesi quanto emerso durante l’incontro inerente il Progetto “Nocciole nella Fascia Appenninica”, che si è svolto questa mattina presso il municipio di Gualdo Tadino, tra il dirigente dell’azienda altoatesina Felix Niedermayr, che si occupa di sviluppo agricolo, e i comuni della fascia appenninica: Gualdo Tadino, Nocera Umbra, Sigillo e Fossato di Vico. Presenti i sindaci dei comuni, l’assessore allo Sviluppo Economico di Gualdo Tadino Stefano Franceschini, rappresentanti di Coldiretti e alcuni agricoltori.
L’incontro istituzionale con le amministrazioni comunali della fascia è stato fortemente voluto da Loacker per illustrare le opportunità di sviluppo della cultura della nocciola in questa zona.
“L’incontro di oggi è stato molto importante per la nostra azienda – ha sottolineato Felix Niedermayr – perché rappresenta la volontà di sviluppare insieme qualcosa di importante. Questa zona presenta terreni molto simili a quelli che abbiamo nella provincia di Bolzano, dove abbiamo la nostra sede, e dunque si prestano molto alla coltivazione della nocciola. C’è del potenziale e Loacker vorrebbe offrire questa opportunità. Le nocciole per la nostra azienda rappresentano la materia prima più importante e da sempre usiamo nocciole italiane. L’obiettivo principale è lo sviluppo della filiera italiana sostenibile della produzione di nocciole con garanzia di qualità e tracciabilità ed i vostri territori sono molto adatti per questa coltura”.
L’Italia è il secondo produttore al mondo di nocciola. Il primo in termini di consumo e l’azienda altoatesina leader nel settore dolciario vuole potenziare la propria filiera partendo proprio da produttori locali umbri. Una grande occasione di sviluppo, dunque, per tutta la fascia appenninica.
“Ringrazio Felix Niedermayr per essere qui oggi – ha detto Massimiliano Presciutti – e per averci illustrato questa grande opportunità di sviluppo per il nostro territorio, che sta attraversando da anni delle difficoltà e che vuole reinventare la propria missione. Insieme con i dieci comuni dell’Area Interna stiamo cercando di costruire qualcosa di importante, quindi siamo molto interessati oggi a ragionare insieme in modo concreto con la presenza di un’azienda conosciuta a livello mondiale come Loacker, per offrire nuove opportunità di sviluppo a tutta questa area. Invito tutti gli imprenditori agricoli ma anche gli interessati all’argomento a prendere in considerazione questa grande opportunità”.
LOACKER – L’azienda è stata fondata nel 1925 da Alfons Loacker, nativo di Götzis in Austria, come pasticceria che produceva wafer e cioccolato. E’ da allora un’impresa familiare. La sede principale si trova ad Auna di Sotto, nel comune di Renon (BZ).
I prodotti della Loacker, in particolare wafer e cioccolato, vengono esportati in quasi tutti i paesi del mondo. Il logo riporta in quasi tutte le confezioni la forma dello Sciliar, uno dei simboli naturali del Sud Tirolo, non distante dalla sede dell’azienda. Nel 2017 sono stati prodotti complessivamente 876 milioni di pezzi. Ogni giorno vengono lavorate 5 tonnellate di nocciole tostate. Sul podio dei paesi che consumano più wafer Loacker, alle spalle dell’Italia, si piazzano Arabia Saudita e Corea del sud.
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