Con una nota il Partito Democratico di Gualdo Tadino interviene sulla vicenda che ha visto coinvolta Liliana Segre, a cui è stata assegnata una scorta in seguito agli insulti e alle minacce ricevuti dalla senatrice via web.
“Con la scusa del nazionalismo stanno tornando non i nostalgici del fascismo, in quanto ormai pochi e anziani, ma idolatri di soggetti che negli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso hanno reso bestia l’essere umano” sottolinea il Pd gualdese che chiede di “arginare questa avanzata imponente di egoismi, di rabbia verso il diverso e di chi intende stravolgere la storia. Nel nostro Paese stanno accadendo cose gravissime certamente figlie della situazione, ma non possiamo giustificarle. La politica deve prendere atto che su queste cose non si scherza: fomentare nel breve può portare consensi ma basta poco per far sfuggire di mano la situazione, a meno che non lo si voglia.”
“Ciò che è accaduto in Parlamento alla neo senatrice a vita Liliana Segre la dice lunga sul pensiero della nuova destra italiana 4.0 – prosegue il Pd – Quanto sta accadendo nei campi di calcio, dai pulcini alla serie A, è di massimo allarme. I gruppi organizzati delle varie tifoserie possono essere covi pericolosissimi. Passare dalle urla e dagli slogan razzisti a fatti inquietanti ci vuole poco. Difendere la democrazia non è facile e ci vuole tempo, ma è nostro dovere farlo senza se e senza ma.”