Sembra non avere fine l’ondata di furti che da diverse settimane sta colpendo il territorio di Gualdo Tadino. Tra mercoledì e giovedi, quando nella notte è stato fatto esplodere con il gas il bancomat della filiale di Gualdo Tadino della Banca Popolare di Spoleto – Gruppo Desio, altre tre intrusioni sono stati perpetrate dai malviventi che sono tornati a colpire a San Pellegrino, la frazione più presa di mira dai ladri, e anche a Palazzo Ceccoli.
L’orario è sempre lo stesso, tra le 17 e le 20. Intorno alle 18,30 di mercoledì due case sono state svaligiate a Palazzo Ceccoli, in una delle quali con i proprietari all’interno. Il giorno seguente è toccato a un’abitazione di San Pellegrino. Medesimo il copione, con locali messi a soqquadro e i con malviventi ancora una volta a farla franca.
Sulla vicenda interviene la capogruppo in consiglio comunale della Lega, Alessia Raponi, che chiede misure immediate per fronteggiare la situazione: “La nostra città non è più sicura come un tempo e, purtroppo, più frequentemente si manifestano episodi delinquenziali di microcriminalità – sottolinea Raponi – Parlo dello spaccio e del consumo di stupefacenti, dell’aumento dei furti, della presenza costante della prostituzione in zone precise della città, nonché del disturbo della quiete pubblica sia in centro, sia nei pressi dei giardini della Rocca Flea e nella zona dell’ex ospedale Calai: a volte gli schiamazzi perdurano fino a notte fonda, poiché ci sono dei giovani ma anche dei meno giovani il cui unico “divertimento” è quello di abusare di alcolici e sostanze stupefacenti. Eppure la giunta Presciutti sottovaluta, inspiegabilmente, tutto ciò.”
L’esponente leghista evidenzia che “anche gli enti pubblici territoriali hanno un ruolo determinante nella realizzazione di un sistema integrato di sicurezza urbana, tanto che ai Comuni è demandata la tutela della sicurezza urbana, dell’ordine pubblico e del benessere dei cittadini. Per queste ragioni la giunta Presciutti dovrebbe promuovere, con maggior convinzione, presso le scuole di ogni ordine e grado e in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale (Usr), iniziative volte alla educazione alla cultura della sicurezza, della legalità, del senso civico e del rispetto per la cosa pubblica. Inoltre, per controllare meglio il territorio anche nelle ore notturne, è indispensabile aumentare il numero degli agenti della Polizia locale. Gualdo Tadino necessita poi di un sistema di videosorveglianza, con telecamere fisse, in quelle zone dove la sicurezza è diminuita.”
La Raponi suggerisce quindi alla giunta Presciutti di stipulare convenzioni con quelle associazioni cittadine idonee a coadiuvare il lavoro della polizia locale e dei carabinieri, come l’associazione dei Carabinieri in congedo e a istituire un tavolo di lavoro, a scadenza mensile, con le istituzioni e le forze dell’ordine delle città limitrofe, da Gubbio a Fossato di Vico a Nocera Umbra, per coordinare le attività volte al contrasto ed alla prevenzione della microcriminalità. “Inoltre – richiama – è necessario coinvolgere i cittadini, valutando pertanto l’ipotesi di creare un gruppo di osservatori volontari, secondo quanto previsto dal decreto ministeriale dell’8 agosto 2009: ci sono fondi che possono essere erogati sotto il controllo della Prefettura: tali volontari non armati, nelle ore notturne, possono collaborare con le Forze dell’ordine segnalando attività sospette nei luoghi dove viviamo. Non sono ronde, né controlli di vicinato, ma con i quali, comunque, tale misura può coesistere. Sono controlli più formalizzati e più efficaci. Inoltre la giunta Presciutti potrebbe incaricare un dipendente comunale, con capacità nel settore, per reperire ogni possibilità di finanziamento su bandi pubblici, nazionali e non, riguardanti la sicurezza.”
La Lega invita quindi il sindaco a prendere provvedimenti ancora più ferrei: “Vista la impossibilità di aumentare l’organico delle Forze dell’ordine (sono anni che non si hanno risultati in tal senso), si potrebbe chiedere temporaneamente l’ausilio dei militari. Anch’esso sarebbe un deterrente per coloro che vogliano continuare ad intimorire la nostra città”, conclude Alessia Raponi.