Ritornano anche quest’anno le Olimpiadi di Filosofia, importante rassegna culturale promossa e organizzata dal MIUR in collaborazione con il ministero degli Affari esteri, la Società filosofica italiana, la Fédération internationale des sociétés de philosophie e l’Associazione di promozione sociale Philolympia.
Alla manifestazione, giunta quest’anno alla XXVIII edizione, possono partecipare gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado che, dopo una prima selezione d’istituto, hanno la facoltà di accedere alla fase regionale e nazionale della rassegna.
43 studenti del “Casimiri” nella mattinata di martedì 10 dicembre sono stati invitati a cimentarsi nella redazione di un saggio filosofico in italiano o in inglese, sviluppando una traccia fra quattro proposte relative a diversi ambiti (gnoseologico-teoretico, politico, etico ed estetico).
Sarà un’apposita commissione, formata da docenti dell’istituto, ad individuare gli elaborati più meritevoli (due per la sezione in lingua italiana e due per quella in lingua straniera), che parteciperanno alla selezione regionale.
Si rinnova, dunque, l’appuntamento con una prestigiosa rassegna culturale che, negli ultimi anni, ha visto più volte sugli scudi studenti del “Casimiri”: la studentessa Melania El Khayat, diplomatasi lo scorso anno scolastico, è stata infatti ammessa per due anni consecutivi alla fase nazionale della manifestazione.
VISITA AL PRESEPE NAPOLETANO – Intanto, nel pomeriggio di mercoledì 11 dicembre, la classe 1’G dell’indirizzo tecnico Grafica e comunicazione, accompagnata dai docenti Adonella Biagioli e Federico Picchiarelli, ha visitato la mostra “Il presepe napoletano: storia, segreti e tradizione” allestita presso la Chiesa monumentale di San Francesco di Gualdo Tadino.
L’iniziativa, inserita nel progetto didattico relativo all’insegnamento di geografia economica e generale, ha consentito agli studenti di incontrare la tradizione culturale del presepe settecentesco napoletano, confrontandosi con l’opera di artisti, artigiani e modellatori dell’epoca.