Alessia Raponi, consigliere comunale e referente gualdese per la Lega, interviene in merito alla vicenda dei pannelli fotovoltaici non smaltiti e venduti come nuovi, che ha visto il coinvolgimento anche di aziende gualdesi e umbre.
“Con questa indagine l’Umbria si rivela ancora una volta centro nevralgico di attività malavitose che oltre a rovinare l’immagine della nostra regione, recano un grave danno al tessuto economico del territorio, come recitano i numeri dell’inchiesta”.
La Raponi esprime un plauso alle forze dell’ordine che hanno condotto l’indagine, in particolar modo ai carabinieri del colonnello Francesco Motta e alla magistratura, e che hanno colpito “un’organizzazione criminale talmente ramificata che fondava la sua
attività sulla truffa, sulla corruzione, sul traffico internazionale di rifiuti pericolosi e sul riciclaggio di denaro sporco”. La consigliera della Lega chiama in causa anche la politica che, secondo lei, “deve fare la sua parte in maniera più incisiva, a partire dalle istituzioni locali e dai comuni più piccoli, ponendo maggiore attenzione a quei segnali che è possibile avvertire su attività illecite.”
“Oggi, in Umbria – conclude la Raponi – dopo la conquista della Regione da parte della Lega e delle altre forze del centro destra le condizioni e le energie per far bene, proprio sul versante del contrasto alla criminalità organizzata ci sono”.