“Intra Tupino e l’acqua che discende / del colle eletto dal beato Ubaldo, / fertile costa d’alto monte pende, / onde Perugia sente freddo e caldo / da Porta Sole; e di rietro le piange / per grave giogo Nocera con Gualdo”.
Parte dal canto XI della Divina Commedia, quando nel cielo del Sole Dante incontra san Tommaso d’Aquino che gli narra la vita di san Francesco e ne esalta l’opera, l’idea di far partecipare le città citate dal Sommo Poeta alle celebrazioni del Dantedì.
Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha infatti istituito per il 25 marzo la giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri. “Ogni anno, il 25 marzo, data che gli studiosi riconoscono come inizio del viaggio nell’aldilà della Divina Commedia, si celebrerà il Dantedì. Una giornata per ricordare in tutta Italia e nel mondo il genio di Dante con moltissime iniziative che vedranno un forte coinvolgimento delle scuole, degli studenti e delle istituzioni culturali “, ha detto il ministro Dario Franceschini
La proposta di inserire Assisi, Perugia, Gualdo Tadino, Gubbio e Nocera Umbra, oltre all’intera regione, in queste celebrazioni è stata lanciata dall’Unitre di Assisi, attraverso il proprio presidente Massimo Zubboli, al sindaco della città serafica, Stefania Proietti.
L’Unitre di Assisi ha raccolto così l’appello lanciato da Francesco Sabatini, storico linguista e presidente onorario dell’Accademia della Crusca, che aveva invitato le città coinvolte nella Divina Commedia ad assumere iniziative per celebrare Dante Alighieri.