Non soltanto il Comune di Gualdo Tadino e l’azienda Rocchetta, ma anche la Regione Umbria ricorrerà in appello contro la sentenza del Commissario agli Usi Civici che ha riassegnato ai “naturali gualdesi in particolare dell’ente esponenziale dei diritti di uso civico“, ossia alla Comunanza Agraria Appennino Gualdese, non solo la proprietà dei terreni dove insistono i pozzi da cui viene prelevata l’acqua Rocchetta, ma anche delle sorgenti tra cui quella storica.
Subito dopo la pubblicazione del dispositivo, il Comune di Gualdo Tadino, tramite il sindaco Massimiliano Presciutti, aveva annunciato ricorso. Il primo cittadino, intervistato questa mattina a Radio Tadino ha detto che “l’acqua è stata sempre della collettività in quanto bene demaniale gestito dal pubblico. Nessuno ha usurpato questo bene. Ci opponiamo a questa sentenza perché inserire il principio per cui un bene demaniale, quindi dello Stato, possa essere gestito da un ente di diritto privato, perché tali sono le comunanze, è una bestialità giuridica che a mio parere va anche contro i principi costituzionali. L’acqua è un bene pubblico di eccellenza e deve essere gestito e tutelato da un ente pubblico, non da un ente di diritto privato.”
Ora anche la Regione Umbria, dopo una verifica con i propri legali, ha deciso di presentare ricorso, anche se l’assessore all’ambiente Roberto Morroni non chiude le porte al dialogo e propone la Regione stessa come mediatore, qualora il Comune non lo facesse, tra Comunanza e azienda.
Questa apertura è stata accolta favorevolmente dalla presidente della Comunanza Agraria Appennino Gualdese, Nadia Monacelli, giunta mentre era in corso una conferenza stampa dello stesso ente montano.
“I terreni e le sorgenti sono state restituite ai gualdesi da questa sentenza – ha detto Nadia Monacelli – dopo che l’azienda ne aveva rivendicato (per quanto riguarda la sorgente, ndr) la proprietà. Il giudice ha riconosciuto non solo le acque di superficie ma anche quelle sotterranee appartenenti all’uso civico.”
Per la presidente della Comunanza, ora che vi è una sentenza “immediatamente esecutiva che fa decadere le concessioni” trova singolare che si riuniscano Comune, Regione e azienda senza l’ente montano. “Non capisco tutto questo accanimento contro un ente riconosciuto che lavora nell’esclusivo interesse dei gualdesi. Continuano ad ignorarci ma si oppongono arbitrariamente a una sentenza. Il ricorso rappresenta per la politica la sopravvivenza del consenso. Il sindaco di Gualdo Tadino dovrebbe invece dimettersi.”
Quanto ai rapporti con Rocchetta evidenzia: “Non abbiamo nessuna preclusione, ma non si può dare nulla per scontato. Vi è la possibilità che la Comunanza faccia delle richieste precise all’azienda, ma tutte le decisioni saranno prese dall’assemblea, non dal consiglio di amministrazione. In base alla sentenza potremmo chiedere da subito lo stop ai prelievi. Vedremo“, anche se ha specificato che le decisioni terranno conto di tutto, nell’interesse dei gualdesi. Al riguardo, ha annunciato Monacelli, nell’eventuale incontro con l’azienda al centro ci sarà anche la questione del risanamento dell’area dopo l’alluvione del 2013.
Intanto la Comunanza Agraria per venerdì 21 febbraio alle ore 21 presso la sede del Centro della Terza Età in Piazza Federico II di Svevia (piazzale del Mercato) ha organizzato un incontro aperto a tutti i gualdesi durante il quale verranno chiarite e commentate le due sentenze, i principi e le leggi su cui si basano e le conseguenze pratiche che queste avranno sulla vita del territorio.
Proprio sull’accusa di poca democraticità dell’ente montano (possono iscriversi solo i capifamiglia e vi sono preclusioni all’ingresso nel cda di dipendenti del Comune e delle partecipate e di coloro che hanno ricoperto cariche pubbliche nel Comune di Gualdo Tadino negli ultimi sei anni) Nadia Monacelli ha spiegato che a Gualdo Tadino sono 6.200 i nuclei familiari che possono partecipare attivamente alla vita della Comunanza e, per allargare il numero di utenti monte, venerdì prossimo, in occasione dell’assemblea pubblica, sarà attivo anche un banchetto per raccogliere nuove iscrizioni.