Quando era iniziata a circolare la locandina su Facebook, in molti ci sono cascati. “Ecco, a Gualdo mancava soltanto un hotel per scambisti…”, il commento più gettonato tra sarcasmo e amarezza. Invece altro non era che una brillante trovata per promuovere lo spettacolo teatrale “Hotel del Libero Scambio” scritto da Georges Faydeau, uno dei più grandi autori della commedia francese, che la compagnia “Arte & Dintorni”, con la regia di Marco Panfili, porterà in scena al teatro Don Bosco sabato 22 febbraio alle ore 20,45.
“Malgrado le speranze per il momento è “solo” uno spettacolo teatrale – dicono con ironia da Arte & Dintorni – Risate garantite da un cast di ottimi attori affiatati, divertiti e divertenti per questo classico della commedia francese che coinvolgerà il pubblico con i suoi equivoci e situazioni piccanti.”
SINOSSI – Incrocio tra Rue de la Pompe e l’Avenue du Bois, precisamente in Rue de Provence 220. Ben nascosto tra i palazzi parigini, si trova l’Hotel del Libero Scambio. L’Hotel è uno di quelli malfamati, in periferia, dove i muri scricchiolano e ci sono cimici ovunque (una stanza e addirittura infestata dai fantasmi), qui si consuma il dramma borghese dell’infedeltà. Nell’allegro hotel pero, a causa di fraintendimenti e coincidenze, oltre ai due amanti altri personaggi s’incrociano, s’intrecciano in divertenti giochi e calembours.
Tra colpi di scena e bizzarri tentativi carnevaleschi, la Compagnia Arte&Dintorni mette in scena un classico del Vaudeville, dove i colori saranno al centro della rappresentazione e identificheranno i vari personaggi, ognuno in cerca di una tanto ricercata indipendenza e realizzazione personale che pero faticheranno a trovare nel complesso meccanismo della società moderna; tutti, infatti, nel finale saranno costretti a rientrare nella loro forma e tornare ad indossare la maschera borghese dell’ipocrisia, dove sotto si cela un’insoddisfatto desiderio di libertà.
Feydeau racconta i vizi dei suoi contemporanei che sono anche i nostri vizi. Infatti a distanza di un secolo questi non sono solo raddoppiati ma si sono ingigantiti incredibilmente. Riprendendo i classici modelli della commedia dell’arte, Feydeau li rielabora e li fa diventare personaggi credibili, uomini e donne del proprio e del nostro tempo, in cui i desideri proibiti si celano nei nostri animi di bravi padri e madri di famiglia, ma che sono pronti ad esplodere con l’occasione giusta.
Lo spettacolo gode del patrocinio del Comune di Gualdo Tadino