“Tuteleremo in tutti i modi Porta San Benedetto e la sua onorabilità”. Parole che arrivano dal consiglio direttivo di Porta San Benedetto dopo l’azione giudiziaria intrapresa da dodici degli iscritti alla porta gialloblù contro l’elezione del Priore Matteo Calzuola.
I particolari e i motivi del ricorso dei “dissidenti” non sono stati resi noti pubblicamente, ma il direttivo si è riunito ieri mercoledì 19 febbraio per comunicare che “Il Priore Matteo Calzuola è stato regolarmente eletto, insediato ed è stato autorizzato a conferire mandato professionale ad uno studio legale all’uopo individuato per resistere al procedimento avviato da dodici iscritti. Questo a tutela dell’Associazione, degli eletti alle scorse elezioni regolarmente svoltesi secondo i legittimi crismi e dell’onorabilità delle persone coinvolte”.
“È una brutta pagina per Porta San Benedetto e per i suoi portaioli – recita la nota stampa di Porta San Benedetto – Siamo convinti che lo scopo associativo sia altro da quello del livore personale e della rivendicazione e auspichiamo che la vicenda possa trovare soluzione in un clima di ritrovata serenità. Il mondo dei Giochi de le Porte ha bisogno di unità, volontà e amicizia. Tutte componenti messe a rischio da personalismi e tentativi maldestri di scalate. Porta San Benedetto è stata ed è sempre più aperta a tutti coloro che hanno a cuore la festa e la città. Non può più esserci spazio per altro.”
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