Ancora un importantissimo riconoscimento per l’artista gualdese Maurizio Tittarelli Rubboli. L’installazione dal titolo Reflex, realizzata dall’artista romano Paolo Porelli e lustrata da Tittarelli Rubboli, sarà finalista della 61esima edizione del prestigioso Premio Faenza, il più importante concorso della Ceramica d’Arte Contemporanea al mondo.
La firma “Porelli fece Rubboli iridiò, riprende la collaborazione tra Paolo Rubboli e Giuseppe Discepoli (Giuseppe Discepoli pinse, Rubboli iridiò).
L’installazione, che si compone di opere plastiche lustrate, è allestita su lastre in ferro e misura complessivamente due metri per cinque e sarà esposta, insieme alle altre selezionate, al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza.
Maurizio Tittarelli Rubboli è il primo artista gualdese finalista a Premio Faenza, scelto dalla giuria insieme ad altri 57 che hanno superato una selezione che presentava inizialmente 539 candidature provenienti da 62 Paesi del mondo.
Questa edizione si focalizza in particolare sulla installazione e sulla scultura. Ha visto, infatti, un’impennata della partecipazione dei giovani under 35: ben 137, di cui solo 23 sono arrivati in finale. 402, invece, i partecipanti nella categoria over 35, di cui 35 sono stati ammessi al concorso.
A metà maggio la giuria (composta da Irene Biolchini, guest curator MIC Faenza; Frédéric Bodet, storico d’arte contemporanea; Claudia Casali, direttrice MIC Faenza; Alberto Salvadori, direttore ICA Milano; Judith Schwartz, Professore Emerito New York University; Ranti Tjan, direttore EKWC) si riunirà per selezionare i vincitori.
Il 19 giugno si terrà la cerimonia di premiazione e verrà inaugurata la mostra delle 58 opere finaliste che saranno esposte fino al 1° novembre. Un’occasione unica per il pubblico per avere un quadro completo delle più interessanti ricerche artistiche internazionali che al momento lavorano anche con la ceramica.