Un appello al Governo, affinché siano adottate tutte le misure possibili a tutela dei cittadini e dei lavoratori, è stato rivolto dai sindaci dell’Umbria.
Innanzitutto chiedono che vengano assicurati agli operatori sanitari i mezzi necessari per lavorare nel rispetto della propria e dell’altrui sicurezza, accelerando al massimo l’ingresso di nuove figure professionali, a tutti i livelli. Una dotazione di strumenti e personale per le forze dell’ordine impegnate per il rispetto delle regole.
I sindaci chiedono per i lavoratori che non possono stare a casa, le misure affinché siano messi nelle condizioni di operare in piena sicurezza, evitando gli assembramenti, consentendo il rispetto della distanza interpersonale prevista dai DPCM emanati, adottando tutte le cautele indispensabili in questo particolare momento emergenziale, mentre per gli operai e i dipendenti delle imprese delle produzioni non strategiche o non interrompibili, chiedono possono e devono avere anch’essi il diritto di difendersi, rimanendo a casa.
“A tutti gli altri va garantita l’agevolazione del lavoro agile (smart working) o l’utilizzo di ferie e cassa integrazione e comunque organizzazione del lavoro che eviti assembramenti e il mantenimento delle distanze di sicurezza“, scrivono i sindaci.
I primi cittadini chiedono inoltre attenzione “per gli operatori dei servizi sociali e per chi, in generale, è impegnato nel servizio pubblico di base, come gli operatori di front office, gli agenti della Polizia Locale e i nostri dipendenti in generale, per i quali valgono le medesime considerazioni appena fatte per le altre categorie di lavoratori impegnati in questa fase.“
Per gli addetti del commercio e della grande distribuzione, i sindaci si dicono pronti a contribuire nell’individuazione di un’organizzazione diversa delle modalità attraverso le quali i cittadini si recano a fare la spesa. “Occorre prevedere anche per gli operatori del commercio il massimo della sicurezza e la possibilità di pause rispetto a ritmi che rischiano di diventare non sostenibili.”
“Abbiamo ritenuto necessario questo appello, perché oltre il condivisibile obbligo di restare tutti a casa, ci dobbiamo occupare e preoccupare di quelli che a casa non possono stare, cittadini e lavoratori impegnati per assicurare i servizi essenziali alla nostra comunità, verso i quali sentiamo il dovere morale di fare quanto possibile per tutelarli, oltre che una straordinaria riconoscenza”, concludono i sindaci umbri.