C’è un nuovo guarito in Umbria. Sale così a tre il numero delle persone che hanno superato la malattia provocata dal virus Covid-19: lo comunica l’assessore regionale alla salute, Luca Coletto. La persona guarita era ricoverata all’ospedale di Perugia ed è stata dichiarata guarita dai medici, all’esito dei tamponi negativi al coronavirus.
Dai dati aggiornati alla mezzanotte del 13 marzo, 107 persone in Umbria risultano positive – 59 nella provincia di Perugia e 48 in quella di Terni – sono ricoverati in 32, di cui 19 nel reparto di malattie infettive dell’Ospedale di Perugia e 13 in quello di Terni. Dei 32 ricoverati, 11 sono in terapia intensiva, 6 nell’ospedale di Perugia e 5 in quello di Terni.
Le persone in osservazione sono 1734: di questi, 1206 sono nella provincia di Perugia e 528 in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 24 del 13 marzo, sono stati eseguiti 748 tamponi. Sempre alla stessa data risultano 300 soggetti usciti dall’isolamento di cui 194 nella provincia di Perugia e 106 in quella di Terni.
Intanto Colacem Spa ha donato 4 ventilatori polmonari e 3 ecografi per la diagnosi precoce di polmoniti virali all’ospedale di Branca.
“In questo momento di emergenza generato dal diffondersi del coronavirus – riporta una nota del gruppo Colacem S.p.A. (Gruppo Financo) – si vuole partecipare con gesti concreti al rafforzamento del sistema sanitario regionale umbro.”
“In questa difficile situazione stiamo tutti riconoscendo l’importanza delle competenze, della ricerca e della scienza. Riscopriamo il valore di un sistema economico e produttivo che permette la qualità della vita, assicurando risorse per le cure e l’assistenza, la scuola e le infrastrutture: servizi essenziali per il vivere civile. Con queste apparecchiature sanitarie vogliamo sostenere l’enorme sforzo che in questi giorni tutto il personale ospedaliero sta mettendo in atto – prosegue la nota – La speranza è che, anche grazie alle nuove disposizioni più restrittive e alle misure di contenimento della diffusione del virus, immediatamente adottate anche in azienda per salvaguardare i nostri dipendenti, la nostra Umbria non ne abbia necessità. Tuttavia è fondamentale prepararsi quanto più possibile per garantire la migliore assistenza sanitaria in una situazione grave e imprevista”.