Raponi (Lega): “Presciutti, i cittadini non sono sudditi beoti”

Avrei sperato che Gualdo Tadino fosse assurto agli onori delle cronache in altro modo, piuttosto che per le dichiarazioni del suo sindaco sceriffo che dà dei cretini ai cittadini al tempo del coronavirus”. E’ quanto afferma Alessia Raponi, consigliere comunale della Lega, a commento dell’ultimo invito fatto dal primo cittadino gualdese alla popolazione di inviargli foto e video di chi non rispetta le regole della chiusura voluta dal governo e potenziata da alcune regioni per contenere il diffondersi del coronavirus.

Mi sembra che la situazione sia abbastanza chiara a tutti e che la stragrande maggioranza dei gualdesi, così come degli italiani, stia rispettando alla lettera le regole indicate – continua la Raponi – Non possiamo permetterci un sindaco che sbraita contro i cittadini, usando epiteti assolutamente fuori luogo. Presciutti, di fatto, sta invitando i gualdesi a farsi giustizia da soli e la mannaia che consiglia loro di usare è… il telefonino!“.

Secondo la consigliera leghista, il sindaco di Gualdo Tadino “sta giocando con il fuoco”, in quanto istigare la popolazione a fare la spia potrebbe significare infilarsi in una strada pericolosa. “Basti pensare alle diatribe tra vicini. Peraltro non abbiamo neanche il potere di farlo in quanto tutto ciò che chiede Presciutti non ha riscontro nella Costituzione e nelle leggi. La vita di privazioni che tutti stiamo conducendo favorisce già sentimenti quali la diffidenza e la rabbia. Quindi non speculerei politicamente né sull’una, né sull’altra, soprattutto di questi tempi in cui le famiglie e i singoli attraversano gravi difficoltà, a volte anche di tipo psicologico“.

Suggerirei al Sindaco di calmarsi – conclude Alessia Raponi – e di fermarsi a riflettere sulle sue strampalate parole. Una cittadinanza che si sta comportando bene può essere motivata anche in modi diversi. Non serve usare l’insulto gratuito o seminare zizzania.
Capisco che così facendo si guadagna qualche telecamera e quindi si crede di essere importante. Però sta sbagliando e sta inasprendo una situazione già dura. E poi chi si fida che a chi fa le segnalazioni verrà garantito l’anonimato? Anche questo patetico tipo di ‘garanzia’ mi dà la cifra stilistica del modo in cui si muove l’amministrazione comunale di Gualdo Tadino e il suo sindaco, che pensano di essere a capo di un’ammucchiata beota
di sudditi e non di normali cittadini“.

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Redazione Gualdo News
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