I cittadini si fanno carico del patrimonio archeologico gualdese e lo fanno partendo dal “Pozzo romano e dalla sua valorizzazione”.
Il sito della Tadinum Romana è stato da sempre, con il suo pozzo e con le scoperte fatte in diverse campagne di scavi, uno dei più significativi della storia cittadina, insieme all’insediamento di età preromana di Colle i Mori. Un sito di cui da tante parti viene chiesta una valorizzazione e una musealizzazione, che spesso si scontra con problemi burocratici ed economici.
Ma in città c’è chi non si da per vinto e prosegue un’opera che tende a valorizzare la storia della città e quello che essa può rappresentare. In questo senso è l’operato del Gruppo Archeologico Appennino Umbro Marchigiano, coordinato dal gualdese Sebastien Mattioli. Dopo il rinvio causa coronavirus del convegno nazionale di studi sulla Battaglia di Tagina previsto per il 28 marzo scorso presso il Museo Civico Rocca Flea, nel pomeriggio di lunedì 4 maggio i volontari si sono adoperati per la ripulitura dell’area intorno al Pozzo di Tadinum.
Un sentito ringraziamento va quindi ai volontari presenti Enzo Mattioli, Siro Baglioni, Mauro Guidubaldi e Stefano Luzi. Gli organizzatori hanno inteso ringraziare anche l’amministrazione comunale di Gualdo Tadino e il Gruppo di Protezione Civile “Sorgente” di Gualdo Tadino per il supporto tecnico.