“Diritti umani, diritti negati”: questo il titolo della videoconferenza organizzata dall’Istituto superiore “Raffaele Casimiri” di Gualdo Tadino in collaborazione con Amnesty international, che si svolgerà nella mattinata di sabato 9 maggio a partire dalle ore 10.30.
Gli esperti Alessandro Lucibello e Francesca Vignoli, responsabili della circoscrizione Umbria di Amnesty international, dialogheranno con gli studenti su temi di stringente attualità, quali i diritti umani al tempo del Covid-19, i diritti inalienabili, come il diritto alla vita e alla salute, il commercio delle armi, la libertà di espressione ed il diritto alla democrazia.
L’evento si pone a conclusione di un percorso didattico coordinato dalla professoressa Eleonora Luzi, nell’ambito del quale gli studenti delle classi quinte dell’indirizzo Linguistico e tecnico “Cat” sono stati ampiamente sensibilizzati sui temi che saranno oggetto di dibattito, al punto da richiedere e sollecitare essi stessi l’organizzazione della videoconferenza per arricchire ulteriormente il proprio percorso.
Tutto ciò vale a rimarcare quanto sia incisivo e imprescindibile il ruolo della scuola come soggetto promotore di azioni formative finalizzate alla crescita umana e culturale delle giovani generazioni. Anche in momenti di emergenza come quello che stiamo vivendo.
E sempre in modalità a distanza proseguono le iniziative culturali promosse dal “Casimiri” nell’ambito del progetto coordinato dalla professoressa Katia Tittarelli “Il presente come storia”, finalizzato all’approfondimento di vicende e problematiche della recente storia dell’Italia repubblicana.
Nell’imminente ricorrenza del Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo, lunedì 11 maggio 2020, alle ore 16, il professor Gianni Paoletti, docente di storia e filosofia del Liceo scientifico “Raffaele Casimiri”, terrà una videoconferenza rivolta a tutti gli studenti delle classi quinte dell’istituto sul tema “Il delitto Moro nella storia della Repubblica”.
La lezione ricostruirà il contesto storico-politico degli anni Settanta in Italia, fino all’attacco al cuore dello Stato sferrato dalle Brigate Rosse con il rapimento di Aldo Moro, il massacro degli uomini della sua scorta e l’assassinio dello statista democristiano dopo 55 giorni di sequestro. Un’occasione doverosa per tener vivi anche nei più giovani la memoria ed il ricordo di una delle pagine più tragiche e controverse della nostra storia.