Rocchetta Spa può continuare la sua attività di attingimento di acqua dai pozzi situati nell’omonima area. Lo ha stabilito la Corte di Appello di Roma, sezione Usi Civici, che ha sospeso fino al 6 ottobre 2020 gli effetti della sentenza emessa lo scorso febbraio dal Commissario per la Liquidazione degli Usi Civici, nella parte in cui la zona era stata restituita ai “naturali gualdesi in particolare dell’ente esponenziale dei diritti di uso civico”, ovvero alla Comunanza Agraria Appennino Gualdese.
Rocchetta, insieme a Regione dell’Umbria e Comune di Gualdo Tadino, avevano presentato appello alla sentenza del Commissario agli Usi Civici e l’azienda aveva chiesto la sospensione degli effetti della sentenza poiché “il reintegro dei fondi determinerebbe un evidente pregiudizio per l’esercizio della concessione mineraria, impedendole l’accesso ai fondi ove insiste la concessione, con gravi ripercussioni nelle attività di monitoraggio e manutenzione dei terreni percorsi dalle condutture di acqua dirette verso lo stabilimento industriale. Un danno – scriveva Rocchetta – all’attività di impresa identificato nel rallentamento dei processi produttivi e con le inevitabili ripercussioni anche sulla regolare gestione delle risorse umane.”
La Comunanza Agraria, a sua volta, si era opposta all’istanza di sospensione “facendo presente che la sentenza (del Commissario, ndr) non può essere posta in esecuzione, atteso che il Commissario, per mero errore materiale, non ha trasfuso nel dispositivo quanto disposto in motivazione, con particolare riguardo alla reintegra in suo favore dei corpi idrici.”
L’udienza orale, così come richiesto dalla Comunanza Agraria Appennino Gualdese, si terrà il 6 ottobre prossimo.