Segregata in casa e picchiata per più di una settimana e si sta indagando su possibili reati sessuali. Questa mattina il processo per direttissima, di cui non si conosce ancora l’esito, per un 40enne cittadino rumeno residente a Gualdo Tadino da tempo e già noto alle forze dell’ordine.
L’accusa è di quelle che fanno rabbrividire. “Vieni in Italia, per te è pronto un lavoro da badante” – avrebbe detto l’uomo alla sua connazionale di 43 anni conosciuta tramite Facebook.
La realtà è stata purtroppo un’altra e per la donna è iniziato un calvario che parla esclusivamente di violenze. La svolta arriva quando la figlia della donna, anche lei in Italia, vede sui social una strana immagine della madre col volto tumefatto. A quel punto avverte le forze dell’ordine della città laziale di Aprilia, dove vive.
Ieri la liberazione ad opera dei Carabinieri di Gualdo Tadino che porta all’affidamento della donna alle cure mediche e all’arresto dell’uomo, che aveva già scontato in città un periodo di arresti domiciliari per episodi di violenza in ambito familiare e per fatti avvenuti in Sicilia dieci anni fa, oltre che per un furto.