La nostra città si conferma madre di menti e penne eccelse, in continuo fermento. Vedrà la luce il prossimo due luglio, il libro di Moira Lilli, “Arrivò Claude e vinse il buio“, e sarà disponibile in tutte le librerie e online.
Gualdese adottata dalla meravigliosa cornice napoletana, Moira Lilli è appassionata lettrice, profonda amante della letteratura e della storia, e docente di scuola media nella stessa città partenopea. Nella sua carriera da insegnante ha potuto toccare con mano differenti realtà e aree geografiche, traendo da ogni luogo tutto il bello che la nostra Nazione sa offrirci e trasmettendo ai suoi alunni la sua passione per la storia legata al sociale.
Dietro ogni ottima insegnante c’è uno spirito appassionato e Moira crede fortemente nel valore delle parole e dei piccoli gesti che da soli possono davvero cambiare il mondo. Si definisce “vulcanica” e la sua vitalità è tutta rivolta ad accendere i cuori delle nuove generazioni con cui è costantemente in contatto, per dimostrare loro come i sogni non sono impossibili, per fornire loro i giusti strumenti adatti a crescere, anche laddove insistono grossi squilibri sociali.
Il romanzo, la cui copertina è stata realizzata da Monica Bozzi, collega nonché amica della stessa autrice, ha come centro focale Angela e Paolo, una coppia in crisi. I protagonisti, attraverso un’esperienza forte ed inusuale, si troveranno a scavare in sé stessi sullo sfondo di una città, Napoli, che con la sua bellezza amplifica e ferisce, lenisce e sana.
“La trama – ci spiega l’autrice intervistata – è forte dal punto di vista emozionale. Il messaggio è assolutamente positivo. Viviamo in un periodo di grandi individualismi, di profonda crisi delle relazioni, in particolare delle relazioni di coppia. Questo romanzo vuole gettare una speranza e soprattutto indicare una via molto inusuale ed originale per riuscire a parlarsi, a confrontarsi, a scambiarsi punti di vista. Per riuscire ad accettare i fallimenti e a condividerli facendoli divenire compagni di vita.”
Nell’attesa di poter sfogliare le pagine e perderci nella storia, ecco un piccolo passo tratto dal lavoro.
“La mente indossa lenti sempre diverse attraverso le quali leggere il mondo che si spagina davanti; diverse, perché colorate dalle emozioni, quelle fiamme fatue e vitali che accendono o spengono, che illudono o mortificano, che marciano con la sapienza e la grinta di un esercito o si nascondono in un angolo con la volontà di scomparire; che odiano o amano.
La mente ci getta nel mondo consigliandoci modi, tempi, parole, azioni o, muta e incapace, ci proietta un cono d’ombra mollandoci addosso la fatica di vivere”.
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