Riunione in municipio a Gualdo Tadino sulla situazione del laghetto carsico di Valsorda. L’incontro, richiesto dalla Societas Herpetologica Italica SHI, Commissione Conservazione, ha visto la presenza del sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti, dell’assessore all’ambiente Paola Gramaccia, dell’assessore al benessere degli animali Marco Parlanti e, in collegamento, la responsabile delle aree protette di interesse comunitario della Regione dell’Umbria Maria Grazia Possenti. Per la SHI era presente Luca Coppari, che su richiesta della naturalista Mara Loreti era intervenuto nel 2019 ad esaminare la situazione degli ecosistemi naturali acquicoli.
“L’incontro – riporta una nota diffusa da Mara Loreti – aveva come oggetto quello di affrontare la grave situazione di degrado in cui si trova il Laghetto carsico di Valsorda dopo 3 anni di un errato utilizzo come “abbeveratoio” per un pascolo di ungulati domestici, una mandria di circa 120 vaccine (acqua necessaria: circa 120 litri x vaccina al giorno).”
Gli ambientalisti evidenziano che le vacche entrano all’interno del laghetto di Valsorda per abbeverarsi, a causa dell’assenza storica dell’acqua sorgiva in quella zona, “degradando in modo sensibile questo specchio d’acqua, riducendolo ad una pozza melmosa e putrescente, e, in futuro, inutilizzabile. In questi ultimi mesi – evidenziano – non sono stati rilevati anfibi, invertebrati o piante acquatiche autoctone nel laghetto.”
“Oltre al danno arrecato ripetutamente dal bestiame – prosegue il documento – recentemente sono state rilasciati illegalmente individui di tartaruga palustre americana, una specie aliena invasiva e, ancora più grave per gli anfibi e per il tritone crestato in particolare, numerosissimi pesci. La presenza di questi ultimi, infatti, ha causato la scomparsa dei tritoni dal laghetto ormai da diverso tempo, riducendo queste specie a riprodursi, in modo discontinuo, solamente nel piccolo acquitrino vicini all’invaso (laghetto superiore).” Per i naturalisti urge quindi rimuovere queste specie aliene, in primis i pesci, per poter favorire in futuro la presenza e il successo riproduttivo delle specie anfibie normalmente presenti nell’area, nel rispetto degli obiettivi comunitari previsti all’interno delle aree protette.
L’associazione SHI ha avanzato la richiesta di effettuare il ripristino ecosistemico dei laghetti in Valsorda, mentre la dottoressa Possenti della Regione ha proposto lo studio chimico/biologico dei laghetti stessi, uno studio necessario per l’opera di bonifica richiesta e proposta gratuitamente dalla SHI.
L’associazione SHI ha richiesto la sospensione del pascolo in Valsorda per l’anno 2020, in attesa degli studi e dell’avvio di interventi di ripristino onde evitare ulteriore inquinamento da deiezioni animali. La nota sottolinea che tra le proposte, avanzate in passato anche dalla Usl 1, vi è anche la costruzione di una recinzione al fine di impedire l’ingresso del bestiame all’interno del laghetto.