La XXV edizione della “Festa degli Statuti” non si terrà quest’anno. Lo ha annunciato in un comunicato ufficiale l’Associazione Medioevo Fossatano lo scorso 23 giugno. La rievocazione, che riporta in vita il momento in cui, nell’antico castello di Fossato, venne adottato lo statuto cittadino medievale, pubblicato formalmente il 13 maggio del 1386, dopo una prima intenzione verso lo slittamento della data alla fine dell’estate, non avrà infine luogo in questo 2020 di pandemia, preparandosi però nella maniera migliore e più bella di sempre per l’edizione del 2021.
“L’Associazione Medioevo Fossatano ha deciso, in linea con i provvedimenti in corso in tutto il Paese – così leggiamo dalla pagina ufficiale di Facebook “Associazione Medioevo Fossatano” – di annullare l’edizione 2020 della Festa degli Statuti. Decisione sicuramente sofferta ma alla fine necessaria e condivisa da tutti. Non sarebbe possibile in alcun modo immaginare un’edizione con figuranti e turisti in mascherina e con le distanze di un metro da rispettare, dal momento che Feste come le nostre hanno la loro ragione di esistere solamente in presenza di un numeroso pubblico che affolli le varie piazze, vie e taverne. Igienizzare e mascherare non sono le basi su cui si fonda la nostra Festa.
Non solo motivi di ordine normativo comunque alla base della decisione presa, ma anche problematiche riguardanti la sostenibilità economica di un evento che avrebbe richiesto sicuramente più spese e ottenuto meno incassi e la prospettiva di celebrare una venticinquesima edizione sottotono rispetto a quanto già pensato e programmato da tempo per onorare al meglio una Festa che dovrà essere ricordata da tutti come la più bella.“
L’Umbria delle rievocazioni storiche, che hanno bisogno del “contatto fisico”, soffre particolarmente questo momento di difficoltà e confusione. Molte manifestazioni sono state “riadattate”, limitandosi ad eventi che ricordano la storia della festa, magari fruibili anche online, mantenendo la tradizione con poche persone, laddove è stato possibile, o rinviando il tutto all’anno prossimo.
La nostra terra è ricchissima di folklore, le manifestazioni storiche dell’intera regione sono prezioso strumento di comunicazione e fiore all’occhiello dei nostri borghi. Condividendo l’amarezza per l’impossibilità di mettere in atto le molte iniziative che affondano le loro radici in un passato che lega la cittadinanza tutta, il più grande augurio va a tutti coloro i quali si impegnano e lavorano dietro le quinte delle nostre meravigliose feste, nella speranza che il prossimo anno ci riporti il sorriso, e la possibilità di stare insieme in un momento che sappiamo sarà radioso e pieno di gioia.