Nella mattinata odierna, i Carabinieri della Stazione di Gualdo Tadino, aiutati dal Nucleo Operativo di Gubbio, hanno tratto in arresto in flagranza di reato un ragazzo di origine albanese di 24 anni e la madre, residenti entrambi a Gualdo Tadino, oltre a un altro ragazzo 31enne, sempre di origine albanese.
Le indagini erano partite dopo l’arresto del giovane 21enne avvenuto due giorni fa. Il ragazzo era stato fermato pochi giorni prima per un controllo in compagnia di un altro ragazzo, connazionale del luogo, facendo supporre ai militari che anche questo potesse essere coinvolto nel giro degli stupefacenti.
I sospetti dei Carabinieri guidati dal Luogotenente Giustino e dal Maresciallo Mattei sono stati fondati. Per due giorni il 24enne è stato seguito nei suoi spostamenti fino a quando oggi, verso l’ora di pranzo e mentre era alla guida della sua auto, è stato notato mentre indicava al conducente di un’altra autovettura di seguirlo. Controllata la targa, questa è risultata essere di un soggetto non residente nella zona e i militari hanno capito che c’era qualcosa di strano.
I due sono stati seguiti finché non sono arrivati di fronte ad una abitazione del centro di Gualdo Tadino e sono entrati. Ad insospettire di più è stato il fatto che il ragazzo sconosciuto era sceso dall’auto con una busta in mano. I militari hanno chiesto subito rinforzi e sono entrati in casa per procedere alla perquisizione trovandosi davanti a uno scambio tra i due ragazzi, che alla vista dei militari hanno fatto cadere la busta a terra provando a scappare, ma sono stati bloccati.
I carabinieri hanno rinvenuto due panetti di cocaina per un totale di 2 chili. La perquisizione successiva all’interno dell’abitazione faceva rinvenire varie mazzette di soldi in contanti che servivano come contropartita per la cocaina per un totale 68.000 euro. I tre sono stati arrestati in flagranza di reato con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e condotti presso il carcere perugino di Capanne.