Rubano e poi pubblicano in rete le inserzioni per rivendere la refurtiva. E’ un classico e anche il motivo per cui, spesso, in rete si trovano affari a prezzi eccezionali.
Così molto del materiale rubato ad un’associazione di paintball di Perugia – tracciatori, corpetti, un compressore e altro – era stato messo in vendita su uno dei tanti siti che commerciano oggetti usati
Il tutto è stato notato dai Carabinieri, che hanno fissato un incontro per l’acquisto di un compressore identico a quello rubato proprio durante il furto. Fingendosi acquirenti, i militari di Assisi si sono incontrati con il venditore e verificato che si trattava proprio dello stesso oggetto asportato si sono qualificati, sequestrando l’oggetto. Il venditore a sua volta aveva acquistato il tutto da delle persone di Gualdo Tadino.
Con la collaborazione dei militari di Gualdo è stata quindi individuata l’abitazione dove poteva essere custodito il rimanente materiale rubato e dopo una perquisizione domiciliare è stata rinvenuta tutta la refurtiva consistente in tracciatori, ovvero le pistole utilizzate nel gioco, munizionamento colorante, giubbetti di protezione e bombole di ricarica. Addirittura i militari hanno rinvenuto anche una coppa, premio per una gara di paintball che si era tenuta tempo fa proprio presso la società che ha subito il furto.
Alla conclusione dell’attività, due giovani fratelli di Gualdo Tadino di 18 e 22 anni, sono stati deferiti in stato di libertà e dovranno rispondere del pesante reato di ricettazione in concorso.
Una valutazione preliminare del materiale recuperato ha permesso di stimarne il valore in circa 25mila euro. Il tutto è stato restituito all’associazione che potrà quindi riaprire i battenti e riprendere l’attività ludica interrotta prima dal lockdown e poi dal furto dei materiali, restituendo un po’ di serenità a chi, per sfuggire temporaneamente alle preoccupazioni quotidiane, decide di trascorrere qualche ora del giorno dedicandosi ad attività ricreative.
