Procedere rapidamente con la realizzazione delle Case della Salute nei due ex ospedali di Gubbio e di Gualdo Tadino e predisporre un piano che indichi le nuove strategie di sviluppo della Regione alla luce della pandemia e di una situazione economica e sociale, già grave prima di marzo 2020.
Queste le richieste alla Regione Umbria da parte del direttivo del Sindacato Pensionati CGIL Alto Chiascio, riunitosi a Gualdo Tadino presso il Centro Sociale Anziani alla presenza del segretario Alessandro Piergentili e del segretario provinciale Mario Bravi, con all’ordine del giorno il bilancio consuntivo 2019 e un esame della situazione sociale ed economica del territorio.
C’è forte preoccupazione nei componenti del direttivo per la fase post Covid-19 nel territorio dei comuni dell’Alto Chiascio, che lascia una situazione economica e sociale molto grave e preoccupante, seppur la crisi derivante da contagio sia stata abbastanza contenuta.
Gli effetti della pandemia – è stato sottolineato – hanno aggravato le condizioni già preoccupanti delle popolazioni della nostra regione e in modo particolare della Fascia Appenninica, già sofferente per la crisi industriale che si è determinata dal 2008.
“Il virus ha avuto come effetto la crescita dell’incertezza verso il futuro e la paura. Paura per la salute, ma anche la paura di perdere il lavoro. E’ a questa paura che c’è l’impegno, da parte del Sindacato Pensionati e della Cgil di avanzare proposte ed iniziative, che sostengano i segnali di ripartenza che ci sono nel territorio – sottolinea il sindacato – E’ necessario che Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria spingano la Giunta regionale verso la predisposizione di un piano che indichi le nuove strategie di sviluppo della regione.”
“La condizione di vita dei cittadini è cambiata – prosegue il direttivo Spi Cgil – Per le persone anziane si sono aggravate alcune condizioni già presenti: solitudine, disagi sociali, rottura di relazioni sociali, povertà, difficoltà di pagare gli affitti e di avere un lavoro sulle quali è necessario intervenire.”
Lo SPI dell’Alto Chiascio chiede quindi con forza la realizzazione delle due Case della Salute nei due ex Ospedali di Gubbio e di Gualdo Tadino, per costruire più servizi sanitari vicini ai cittadini ed in modo particolare alle persone anziane e quelle non autosufficienti. Per questo, secondo il sindacato va rafforzata e qualificata l’assistenza domiciliare e le azioni verso le persone non autosufficienti.
Il direttivo, che ha ringraziato i volontari dello Spi e gli operatori che hanno garantito nelle Camere del Lavoro di Gubbio e di Gualdo Tadino, servizi e risposte nella fase di lockdown, si è impegnato a rafforzare la presenza del Sindacato dei Pensionati nei piccoli comuni dell’Alto Chiascio attraverso il progetto di Sigillo.
E’ stato infine annunciato che, in occasione dei cento anni dalla fondazione della Società Operaia di Mutuo soccorso di Gubbio, la Nuova Camera del Lavoro di Gubbio si trasferirà, su decisione della Cgil Provinciale, in nuovi locali più accoglienti e senza barriere architettoniche.