E’ stata inaugurata questa mattina nella chiesa monumentale di San Francesco a Gualdo Tadino l’opera d’arte da guinness dei primati – circa 2.500 sculture – di Piergiuseppe Pesce, iniziativa culturale promossa dal Polo Museale della città, con il patrocinio dell’amministrazione comunale.
“L’ultima crociata. Il Perdono”, è il titolo dell’istallazione: una grande macchina mistica popolata da santi, madonne, beati e martiri in cammino. Al taglio del nastro erano presenti il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti, l’assessore alla cultura Barbara Bucari e la direttrice del Polo Museale, Catia Monacelli.
“Con questo importante progetto, un’opera dalla forte valenza evocativa – ha spiegato il sindaco Massimiliano Presciutti – riapre al pubblico la Chiesa di San Francesco dopo il lungo lockdown, in continuità con le attività culturali legate alle mostre-evento, che valorizzano l’intero circuito museale della città richiamando numeroso pubblico”.
Piergiuseppe Pesce è nato a Napoli nel 1965, si è diplomato al Liceo artistico della sua città natale e ha conseguito il diploma di laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Perugia. Vive a Gualdo Tadino da tre decenni, dove ha sede la sua galleria.
L’Ultima Crociata è un esercito di pace, compresso nella chiesa ad unica navata che si dirige verso l’altare maggiore. “Una liturgia d’arte e di fede per l’artista cattolico, profondamente ispirato dalla bellezza della santità”, ha sottolineato la curatrice della mostra, Catia Monacelli, direttore del Polo Museale, che ha continuato: “Tra queste mura assistiamo all’intimo dialogo tra l’uomo, l’artista, la bellezza del creato. Davanti ai nostri occhi si svela l’immensa processione, un monumento alla fede intriso di grazia e dolore che coinvolge i visitatori e li invita a mettersi in cammino. Forse la via verso la redenzione? L’opera di Piergiuseppe Pesce è un assoluto necessario del nostro tempo. L’artista non ha dubbi, mentre ci proteggiamo dalla ferocia di questo mondo, si compie una rinnovata esegesi dello spirito”.
L’assessore alla cultura Barbara Bucari ha invece voluto evidenziare che “si tratta di un’opera di altissimo valore, che ha impegnato il maestro Pesce in una ricerca di ben trent’ anni. Un lavoro che nel passare del tempo ha cambiato volto, fino ad assumere la forma attuale e le caratteristiche di assoluta unicità e pregnanza emotiva”.
Forte il richiamo alle parole di Padre Pio da Pietrelcina: “Abbiamo sempre davanti agli occhi che qui sulla terra è luogo di combattimento e che in paradiso si riceverà la corona. Che qui è luogo di prova e che il premio si riceverà lassù. Che qui siamo in terra d’esilio e la patria nostra vera è il cielo ed a quella bisogna aspirare di continuo”.
È possibile visitare la mostra da martedì a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18. Per informazioni 3477541791 – info@polomusealegualdotadino.it