L’associazione culturale Talia presenta “Cartoline Gualdesi – Saluti da Gualdo”, un’esposizione fotografica dell’artista Remo Giombini. L’inaugurazione si terrà domenica 2 agosto, alle 18, nei locali del foyer del Teatro Talia in via Ruggero Guerrieri.
Oltre ai membri dell’associazione, parteciperanno il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti e altri ospiti per confrontarsi con l’autore sulle opere in mostra, che raccontano di una cittadina dove lo sviluppo industriale spesso si è scontrato con la conservazione storica di monumenti e località in cui la bellezza si mostrava in tutta la sua magnificenza.
Il presidente dell’associazione Talia, Mario Fioriti, curatore dell’iniziativa culturale, dice senza mezzi termini: “A Gualdo Tadino, per essere una città di piccole dimensioni, ha una percentuale di brutture da periferia suburbana.” Gli esempi annoverati e presenti anche negli scatti fotografici di Giombini, sono diversi: l’edilizia popolare dietro il centro per anziani, incastonata fra due bellezze simbolo della città, la Rocca Flea e Santo Marzio, sottostante lo splendido convento degli Zoccolanti e di fianco a una villa quasi nobiliare, anch’essa in via di degrado come Villa Luzi.
“Da decenni ormai – sottolinea Fioriti – i gualdesi hanno fatto l’abitudine a vedere quel palazzone sulla cosiddetta salita dei fiammiferi, il piazzale Santa Margherita, i capannoni abbandonati sotto il segnale Benvenuti a Gualdo Tadino, più recentemente con la devastazione de Le fonti della Rocchetta. E questo solo per citare i casi più evidenti. Ecco dove conduce l’abitudine al brutto”. Questo accanto a luoghi o edifici di rara bellezza.
Proprio per spezzare le catene dell’abitudine al brutto e lanciare un grido di allarme e di dissenso, unite alla volontà di valorizzare “il Bello”, l’artista invita a una riflessione.
L’esposizione sarà visitabile dal 2 agosto al 6 settembre 2020 tutti i giorni dopo le 18.