A Valsorda da oggi è divieto di pascolo. E’quanto contenuto in un’ordinanza firmata dal sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti.
Il documento, visto il considerevole afflusso di villeggianti nella zona montana della Valsorda e constatata la presenza di numerosi animali al pascolo lasciati liberi di vagare senza alcun controllo, fa obbligo ai proprietari degli animali di accudirli attentamente affinché sia impedito agli stessi il pascolo nell’area della Valsorda, ma anche l’abbeveraggio nell’omonimo laghetto, nonché la circolazione delle greggi e degli armenti.
Secondo l’ordinanza, la situazione attuale crea delle situazioni di pericolo per la pubblica incolumità sia nei confronti delle persone, che per i veicoli circolanti, visto che gli animali si trovano a pascolare fuori dalle rispettive aree di concessione ed in spazi frequentati dai cittadini.
Il provvedimento, in vigore fino al 31 ottobre 2020, fa obbligo, ai concedenti delle aree a pascolo di dominio collettivo, di vigilare attentamente affinché i concessionari impediscano lo sconfinamento degli animali e a tutti i proprietari di animali di provvedere alla loro adeguata custodia.
La pena per i trasgressori è il sequestro amministrativo. Gli animali sequestrati saranno opportunamente custoditi e accuditi da un operatore che ne garantirà il benessere.
“Sono ormai giornaliere le segnalazioni relative alla presenza di tanti animali vaganti soprattutto nell’area della Valsorda e dell’omonimo laghetto – ha commentato il Sindaco – La situazione climatica nel periodo estivo, inoltre, comporta un’accentuazione delle problematiche igienico-sanitarie legate al fenomeno, con ricadute di degrado, decoro e potenziale pericolo per la comunità. Vista anche la numerosa presenza di gualdesi e di turisti, provenienti dall’Umbria e da fuori regione vogliamo continuare a garantire il massimo del godimento delle bellezze naturali e la massima tutela del nostro ambiente. Pertanto non verranno più tollerati comportamenti non rispondenti alle norme e alla presente ordinanza. Va infine richiamata al rispetto dei propri obblighi e delle proprie responsabilità anche la Comunanza Agraria Appennino Gualdese, gestore delle terre di dominio collettivo, che ormai da alcuni anni incamera gli introiti derivanti dall’affitto dei pascoli ed ente al quale compete un’adeguata manutenzione“.
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