“Il Governo deve ripensare la propria scelta di escludere l’Umbria dalle agevolazioni che riguardano gli sgravi fiscali. La nostra regione non ne può fare a meno”. E’ quanto si legge in una nota stampa del Partito Democratico di Gualdo Tadino, che ricorda la evidente crisi economica di questo territorio “anche alla luce dell’ultima notizia sulla vicenda della ex Merloni ed ex J&P Industries”.
“Apprendiamo certamente con favore che il Governo vuole agire diversamente per le zone colpite dal terremoto del 2016 – continua il comunicato stampa – ma non si possono escludere né la zona dell’eugubino-gualdese, né le aree di crisi della conca ternana-narnese, nonché le altre zone della regione che a macchia di leopardo stanno subendo le stessi sorti. Dai dati pubblicati a più riprese emerge che un terzo del territorio Umbro sta attraversando, in particolare in questo periodo drammatico della pandemia, una grave crisi economica e sociale inimmaginabile all’inizio del nuovo millennio. Certo demograficamente parlando gli Umbri equivalgono ad un quartiere di Roma, ma non per questo devono contare meno di altre regioni”.
“Chiediamo al Governo – concludono i piddini – di non tirare una riga per dividere l’Italia in due, ma di vedere ed analizzare i dati economici delle varie regioni, compresa l’Umbria. In questa azione potrà essere aiutato dai parlamentari eletti nella nostra regione che conoscono bene la situazione. L’Umbria non può perdere questa occasione per cercare di rilanciare la sua economia e non comprendiamo come il Governo abbia preso la decisione di escluderla dagli sgravi fiscali. Il prodotto interno lordo umbro parla chiaro: l’Umbria si è portata ai valori delle regioni del sud, da sempre fanalini di coda nelle liste del reddito pro capite”.