Ex Jp: chiesto il ritiro della procedura di mobilità, risposta negativa

Erano un centinaio i lavoratori della ex JP Industries, oggi Indelfab, presenti oggi pomeriggio a Fabriano per l’incontro istituzionale sulla procedura di mobilità per 583 dipendenti tra Marche e Umbria.

Erano presenti il sottosegretario al Mise Alessia Morani, le organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm di Marche e Umbria, i sindaci e gli amministratori dei Comuni interessati (Fabriano, Nocera Umbra e Gualdo Tadino) e l’assessore della Regione Marche Loretta Bravi. Assente invece la Regione Umbria.

Le organizzazioni sindacali hanno ribadito unitariamente che non esiste alcuna disponibilità ad accordi sulla procedura di mobilità. “È indispensabile il ritiro della procedura – hanno rimarcato Fim, Fiom e Uilm – e una piena garanzia della continuità di sostegno al reddito dopo il 6 settembre, per la tenuta sociale dei territori”.

Il governo, da parte sua, si è impegnato ad individuare soluzioni con le istituzioni locali e le parti sociali, per dare delle prospettive occupazionali reali ai territori, con o senza l’imprenditore.

“Per il Ministero dello Sviluppo Economico la reindustrializzazione dei siti umbri e marchigiani è una priorità assoluta – ha detto Alessia Morani – Oggi il Mise ha nuovi strumenti per affrontare le crisi d’impresa introdotti con il decreto agosto che vanno dall’ingresso nel capitale sociale fino agli incentivi per l’occupazione. Questi strumenti sono a disposizione degli imprenditori che vogliono investire su questi territori e possono essere utilizzati anche dalla JP Industries a cui chiediamo comunque di ritirare la procedura di mobilità e l’istanza di concordato liquidatorio. Ho rassicurato i lavoratori sugli ammortizzatori sociali: nessuno sarà abbandonato. Da domani iniziamo un nuovo percorso per trovare investitori complementari o alternativi alla JP Industries. Il tavolo di crisi al Mise sarà convocato entro la prima metà di settembre.”

Morani ha anche rivelato di aver incontrato l’imprenditore Giovanni Porcarelli e di avergli chiesto di ritirare la procedura di mobilità. Richiesta, però, caduta nel vuoto.

Le organizzazioni sindacali hanno detto di apprezzare le proposte delle sottosegretaria Morani e delle istituzioni. I sindacati hanno però rimarcato l’assoluta necessità di costruire “prospettive di lungo periodo” che riportino lavoro e sviluppo in quelle che oggi sono vere e proprie “cattedrali nel deserto” delle aree interne umbre e marchigiane. Nei prossimi giorni i sindacati convocheranno le assemblee con i lavoratori in attesa della convocazione al Mise, prevista dalla sottosegretaria entro la metà di settembre.

Intanto i lavoratori hanno ricevuto il sostegno e la solidarietà del vescovo della diocesi Fabriano-Matelica, mons. Francesco Massara: “La mia vicinanza agli operai che spero di incontrare al più presto”. Domani nuova assemblea dei lavoratori a Fabriano.

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Redazione Gualdo News
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