Forza Italia di Gualdo Tadino replica al Partito Democratico gualdese che aveva contestato l’assenza della Regione ad un incontro relativo alla vicenda JP e la non partecipazione del gruppo consiliare azzurro all’ordine del giorno sul raddoppio della linea ferroviaria Orte-Falconara.
“Singolare che si sollevi la parola rispetto ogni qualvolta ci sia un pertugio per acquistare visibilità nel nulla della politica gualdese. Paradossale che debbano essere sempre le forze di centro destra ad essere quelle irrispettose nei comportamenti, mentre il gruppo consiliare di maggioranza si erge sempre a maestrino di buoni insegnamenti”, dicono i consiglieri comunali Silvia Minelli e Fabio Viventi.
Per il gruppo consiliare di Fi “la Giunta regionale non ha certo bisogno di essere difesa da parte nostra, ma vale semplicemente la pena ricordare che per anni la Giunta Marini si è completamente disinteressata alla vicenda JP, mancando numerosi appuntamenti pur se invitata ufficialmente. Non è un caso, purtroppo, che ci troviamo per l’ennesima volta a constatare una vicenda dove dolorosamente vi è stata una generale mancanza di visione da parte di tutti i soggetti interessati. Sarebbe auspicabile, magari, che si faccia autocritica nella conduzione di una vicenda che ha sempre visto le istituzioni, sempre guidate dal centrosinistra, ed i sindacati, lanciare appelli solo quando “i buoi erano già usciti dalla stalla”.”
“Per quanto attiene il raddoppio Orte-Falconara fa bene il Partito Democrativo a ricordare i fatti del 2012 – proseguono Minelli e Viventi – Infatti, da quella volta, nonostante numerosi appuntamenti in cui si è dibattuto a lungo sugli stanziamenti da parte del Cipe, sulla fattibilità di un ipotetico tracciato alternativo che all’epoca veniva proposto e sottoscritto da più Amministrazioni Comunali umbre, è caduto un silenzio tombale sulla questione, segno tangibile della sensibilità del Partito Democratico regionale allo sviluppo infrastrutturale umbro. Ora, se la nostra assenza durante il dibattito vuole essere il presupporto per uscite a tutti i costi sulla stampa, comprendiamo la frenesia del PD gualdese nel sottolineare ogni singolo atteggiamento, ma forse siamo noi a dover evidenziare la necessità di un cambio di passo da parte del Sindaco e della sua maggioranza.”
A proposito di collaborazione istituzionale, Fi di Gualdo Tadino dice di attendere ancora risposte “alle nostre lettere inviate nei mesi di aprile e maggio, quando sollecitavamo di “fare quadrato” per tracciare fin da allora delle azioni immediate per far fronte ad un momento senza precedenti. A pensarci bene, abbiamo ricevuto un documento programmatico (tradotto, un nuovo programma elettorale), su cui fare proposte, semplicemente dopo averlo appreso durante uno degli innumerevoli post su Facebook fatti dal Sindaco. Ricordando bene poi, dopo aver fatto il nostro dovere e aver inviato le nostre proposte, sono state inserite tre righe (su diciassette pagine), senza nemmeno aver concordato il contenuto. Inoltre, visto che numerose proposte erano giunte da parte della cittadinanza, ancora attendiamo di poter esaminare i contributi dei gualdesi, sicuramente degni di un minimo di attenzione da parte dell’intero Consiglio Comunale.”
Minelli e Viventi affermano di non aver visto soluzioni sulla tematica sicurezza e risposte alla loro disponibilità a discutere un documento unitario, lamentando che tutto sembra finito nel dimenticatoio. Idem per la riorganizzazione della Polizia Municipale: “Oltre al recente articolo della collega Alessia Raponi, noi abbiamo inoltrato una interrogazione lo scorso 23 luglio 2020 proprio sulla stessa tematica. E anche in questo caso, nonostante tecnicamente potesse esser discussa al Consiglio Comunale del 31 luglio, nessun cenno ad alcuna volontà di aprire un dibattito sulla questione.”
“Comprendiamo che il Partito Democratico debba tirare le fila al Sindaco Presciutti nella sua scalata ai vertici regionali del partito – concludono i due consiglieri comunali di Forza Italia – ma preghiamo la maggioranza di evitare questi atteggiamenti di giudizio permanente sul comportamento altrui, che si perpetra ormai da così tanti anni da aver avvelenato in maniera cronica tutto il dibattito politico cittadino.”