Il Centro Studi del Museo Regionale dell’Emigrazione “Pietro Conti” di Gualdo Tadino, pubblica periodicamente ricerche dedicate alla storia dell’emigrazione italiana all’estero nei volumi della collana “I Quaderni del Museo dell’Emigrazione”, a cura di Alberto Sorbini, direttore dell’Isuc e responsabile scientifico della stessa.
È da poco uscito il ventunesimo volume, che fa di questa collana editoriale la più longeva sul tema in Italia, dal titolo “Quei bravi ragazzi. Temi e figure della letteratura italoamericana” a cura di Gianni Paoletti, per i tipi dell’Editoriale Umbra, Foligno. Paoletti ha già pubblicato in questa collana altri due studi dedicati al rapporto fra emigrazione e letteratura: “John Fante. Storie di un italoamericano” del 2005 e “Vite ritrovate. Emigrazione e letteratura italiana di Otto e Novecento” del 2011.
IL LIBRO – La letteratura italoamericana della seconda metà del Novecento ha narrato un mondo diviso a metà: fra più generazioni, fra due patrie, fra percezioni opposte dell’America e dell’Italia. Ma ha anche raccontato il sogno americano, la lotta contro il pregiudizio, il desiderio di assimilazione, il tormentato equilibrio di identità plurime, spurie o incerte, e persino il desiderio e l’avventura di un viaggio di ritorno nel paese di origine, spesso sconosciuto o quasi. I grandi scrittori – taluni dimenticati, come Jo Pagano o Jerre Mangione, fino a romanzieri oggi consacrati nello stesso mainstream letterario statunitense, come Don DeLillo – sono stati i testimoni di questa enorme esperienza di massa che fu l’emigrazione in America. La scrittura ne ha narrato la complessità, il fascino, il dramma e persino la commedia, tenendo viva la memoria di una delle vicende collettive più imponenti della storia italiana.
È possibile fare richiesta della pubblicazione scrivendo ad info@emigrazione.it. E’ comunque in programma una presentazione pubblica alla presenza dell’autore Gianni Paoletti, che potrà svelarci la genesi del percorso, la ricerca e tante altre curiosità.