Altri 141 nuovi casi di positività al coronavirus sono emersi nelle ultime 24 ore in Umbria, sempre a fronte di un numero molto alto di tamponi: 3427. 8 i guariti con gli attualmente positivi che salgono a 1.628. 12 casi sono stati registrati a Gubbio.
Purtroppo c’è da registrare un altro decesso, che riguarda un 78enne del territorio perugino, il 91esimo dall’inizio dell’epidemia. Altre 4 persone sono state ricoverate in ospedale (sono 83 complessivamente) con 12 (1 in più) in terapia intensiva. 3.891 (106 in più) coloro che si trovano in isolamento domiciliare.
A Gualdo Tadino è stato riscontrato un nuovo positivo ma anche una guarigione, con gli attualmente positivi che rimangono 16. Lo ha comunicato il sindaco Presciutti che ha informato che domani mattina incontrerà il Prefetto e il commissario straordinario per l’emergenza Covid, Antonio Onnis, “per fare il punto sulla situazione che si va facendo sempre più critica, sia negli ospedali, che nelle strutture territoriali.”
A proposito di tenuta degli ospedali è intervenuto l’assessore regionale alla sanità Coletto.
“Al momento in Umbria l’offerta per la terapia intensiva è di 77 posti letto e non di 70 come riportato nella giornata di ieri da alcuni giornali”, ha precisato Luca Coletto, che ha voluto evidenziare anche “lo sforzo compiuto dalla Regione per predisporre autonomamente 7 posti letto che permettono di uscire da una situazione decisamente critica e cronicizzata negli anni”.
“Dopo aver adottato lo scorso giugno il ‘Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera per emergenza Covid-19 – ha spiegato – la Regione Umbria, come la maggior parte delle Regioni italiane, si è affidata, come previsto dal ‘Decreto rilancio’, alla gestione del Commissario straordinario, ma l’iter procedurale messo a punto proprio dal Commissario non ha ancora consentito di dare concreto avvio agli interventi previsti nel Piano. Malgrado ciò, siamo riusciti ad attivare 7 posti letto in ampliamento negli attuali reparti di terapia intensiva”.
“Tuttavia – ha concluso Coletto – per rassicurare i cittadini ci tengo a dire che, come già accaduto durante la fase più critica dell’epidemia, il sistema sanitario regionale, qualora fosse necessario, è in grado di garantire un numero più elevato di posti letto di terapia intensiva che potranno essere allestiti in aree che per poter soddisfare i requisiti vigenti, necessitano di lavori di ristrutturazione edile, come l’adeguamento impiantistico, elettrico, aeraulico, antincendio, gas medicali. Durante la fase acuta dell’epidemia sono stati allestiti 104 posti letto”.