La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, firmerà nelle prossime ore due nuove ordinanze, che avranno validità fino al 31 gennaio 2021, per ampliare la capacità di risposta della rete ospedaliera umbra per garantire la giusta risposta sanitaria alle persone contagiate dal Covid-19 e, allo stesso tempo, per tutte le altre patologie.
“Si tratta di misure temporanee e imparziali – ha sottolineato nel corso di una videoconferenza stampa, insieme all’assessore alla Salute Luca Coletto e al direttore regionale Claudio Dario – che prevedono il coinvolgimento delle strutture ospedaliere di Spoleto e della Media Valle del Tevere nella cura dei pazienti affetti dal virus, poiché a fronte della situazione seria per la crescita del numero dei contagi è necessaria una risposta corale e di alto livello della nostra rete sanitaria. Terminata l’emergenza – ha detto la presidente – tutte le strutture torneranno a svolgere le funzioni della fase ante Covid e, come nel caso dell’ospedale di Spoleto, verranno anzi rafforzate e riqualificate”.
SPOLETO SULLE BARRICATE – A Spoleto però è stata presa tutt’altro che bene questa decisione con il sindaco Umberto De Augustinis che ha definito la scelta della Regione un “gravissimo oltraggio” e inaccettabile “il comportamento della presidente Tesei, della giunta e dello staff sanitario. Mai – ha detto – avrei immaginato di dovermi esprimere in questi termini e mai avrei pensato di dovermi confrontare con una situazione del genere, soprattutto in un momento così delicato per tutti. Arrivati a questo punto faremo quanto è in nostro potere per evitare che la nostra comunità subisca le conseguenze di scelte così miopi e dannose”.
APPELLO AL SENSO DI RESPONSABILITA’ – Tesei, nel ricordare di aver chiesto l’attivazione di un Tavolo con Prefetture ed Anci per intensificare tutte le misure di contrasto alla diffusione della pandemia e in particolare per evitare il formarsi di assembramenti, ha rivolto un appello al senso di responsabilità di tutti: “E’ il momento di fare squadra – ha detto – e di comportarci anche nell’ambito familiare rispettando le misure precauzionali del distanziamento, a tutela soprattutto delle persone anziane e più fragili, per prevenire l’incremento dei contagi e tornare il prima possibile a una vita normale, oltre che per alleggerire lo sforzo enorme a cui sono sottoposti strutture e operatori sanitari”.
I numeri dell’evoluzione “esponenziale” dei contagi sono stati richiamati dall’assessore Coletto che, a sua volta, si è soffermato sull’importanza della prevenzione. “L’indice Rt – ha detto – al 20 marzo era di 1 e oggi è all’1,69. In 16 giorni, dal 4 al 20 ottobre, in Umbria si è passati da 48 a 170 ricoveri di persone positive al Covid, il 254% in più, mentre i ricoveri nel reparto di terapia intensiva da 6 del 4 ottobre sono diventati 20, con una crescita del 233 per cento”.
Alla luce di questi dati, la Regione sta attuando l’ultimo step del Piano di gestione dei posti letto della rete ospedaliera emergenza coronavirus, prevedendo anche la realizzazione di un ospedale da campo. Al momento siamo al IV livello per occupazione dei posti letto ed è stata prevista l’attivazione di 175 posti tra le varie discipline e sono state portate a 81 le terapie intensive in parte Covid e in parte generaliste, ma – come ha specificato l’assessore alla Salute – “siamo pronti ad implementare il numero fino a 124, come fatto nella prima ondata”. In questo caso potrebbero essere coinvolti gli ospedali di Branca e Orvieto, al momento Covid-free.