Domani Fabriano darà l’addio ad Antonio Merloni, fondatore dell’omonima azienda poi divenuta Ardo. La scomparsa è avvenuta nella notte tra sabato e domenica nella sua abitazione. Il 19 dicembre avrebbe compiuto 94 anni.
La storia di Antonio Merloni, come quella della sua famiglia e del padre Aristide, si fonde con quella di Fabriano e, successivamente, anche con quella della Fascia Appenninica. Dalla fine degli anni Ottanta e per tutti i Novanta, è stato il più grande contoterzista del settore del “bianco” di tutta Europa. Il suo gruppo è arrivato a contare cinquemila dipendenti.
La “Antonio Merloni” nel 1982 arriva nella Fascia Appenninica per aprire il grande stabilimento di Colle di Nocera Umbra che inizierà a produrre nel 1984. Per il territorio, che comunque già poteva contare su un’economia “vivace”, è un’ulteriore spinta, che lo porta quasi alla piena occupazione. Infatti la Merloni arriva a impiegare, intorno alle metà degli anni Novanta, fino a 1.700 persone con una produzione giornaliera intorno ai 6.500 pezzi. A questi va aggiunto l’amplissimo indotto che, secondo una stima di Repubblica, è arrivato a interessare circa settemila persone. Dieci gli stabilimenti del gruppo, dei quali tre all’estero, con filiali negli Usa e in Australia.
Nel 2005 iniziano le difficoltà dell’azienda con le prime casse integrazioni, preludio allo scoppio della crisi irreversibile che porta all’amministrazione straordinaria nel 2008 e alla vendita spezzettata del gruppo. Una situazione di crisi che si trascina ancora oggi con il fallimento della Indelfab, interessando 560 dipendenti tra Umbria e Marche, e i cui sbocchi sono difficili da individuare.
Antonio Merloni, fratello degli imprenditori Vittorio e Francesco, è stato sindaco di Fabriano dal 1980 al 1995. I funerali avranno luogo domani alle ore 11 nella chiesa della Misericordia a Fabriano.