Il territorio dell’Alto Chiascio (inclusa Nocera Umbra) sta vivendo negli ultimi anni una tendenza di decrescita della popolazione con una continua diminuzione delle nascite ed uno spopolamento a fronte di una costante crescita del numero degli over 65. Si calcola una diminuzione annuale di circa 320 unità sul totale dei residenti, pari allo 0,5%, mentre si rileva un incremento annuale degli anziani pari a 60 unità (0,3%). Se questa dovesse essere la tendenza negli anni a venire, occorrerebbe rivedere anche la programmazione socio-sanitaria di questa zona dell’Umbria.
Questa la sintesi del IV Censimento degli over 65 residenti nei comuni dell’eugubino-gualdese, Nocera Umbra e Valfabbrica realizzato dal circolo Acli Ora et Labora di Fossato di Vico, i cui risultati sono stati illustrati a Trg dal presidente Sante Pirrami e commentati insieme ai vescovi di Gubbio e Assisi-Nocera-Gualdo Paolucci, al professore Paolo Montesperelli e al responsabile Caritas di Gubbio, Luca Uccellani.
Gli over 65 residenti sono 17.181 e rappresentano il 27,6,% della popolazione totale. Rispetto al dato nazionale, pari al 22,8%, questo territorio si dimostra molto più longevo. Se dovessimo, poi, paragonarlo al dato medio europeo 20,3%, la longevità sale ancora. Il dato della regione dell’Umbria con il 26,8%, invece, è sostanzialmente in linea con quello della zona eugubino-gualdese.
La presenza maggiore di over 65 si registra nei comuni di Scheggia e Pascelupo e Costacciaro con il 32%, seguiti da Nocera Umbra con il 30,3%. Il comune più “giovane”, confermando il trend degli altri censimenti, è Fossato di Vico con il 26,4%.
La ricerca divide, come fatto in passato, gli over 65 in tre fasce: “Giovani anziani”(65/74 anni), “Anziani” (75/89) e “Grandi anziani” (dai 90 anni in su). Il dato che balza all’occhio è che la fascia degli “Anziani” è maggiormente presente, circa 1% in più, rispetto alla fascia che precede, quella dei “Giovani anziani”, elemento che fa pensare che chi ha oggi tra i 75 e gli 89 anni, è nato in un periodo storico, il ventennio fascista, che premiava sensibilmente le famiglie prolifiche.
Valfabbrica brilla nella presenza dei “Grandi anziani” sia nel genere maschile che femminile. Per quanto concerne gli anziani che vivono anagraficamente soli è evidente la maggior presenza di donne in questa speciale classifica, più del doppio rispetto agli uomini, con una forte presenza di “autonomia” nei comuni di Costacciaro, Nocera Umbra, Fossato di Vico e Sigillo. Il dato di Scheggia e Pascelupo, invece, denota una bassa percentuale di anziani che vivono soli: maschi 14,8% e femmine 22,3%.
Gli ospiti nelle residenze per anziani sono numericamente pochi rispetto al totale residente negli otto comuni. Dato questo che mette in luce una sostanziale autosufficienza della popolazione degli anziani e una buona predisposizione, da parte delle famiglie, ad una convivenza allungata e plurigenerazionale in cui convivono quindi sotto lo stesso tetto giovani ed anziani.
I comuni di Fossato di Vico e Nocera Umbra, rispetto agli altri, hanno una presenza relativamente significativa di ricoverati in strutture residenziali protette: Nocera Umbra 5,1% e Fossato di Vico 4,6%. A Sigillo la presenza di donne ricoverate con il 4,1% è molto più alta rispetto agli altri comuni.