L’eremo di Serrasanta sul Der Spiegel

Un'avventura spirituale con al centro la nostra montagna

foto Edoardo Ridolfi

La nostra montagna e l’eremo che noi ben conosciamo divengono protagonisti del racconto della scrittrice ed escursionista tedesca Christine Thürmer, autrice di diversi libri che narrano i luoghi da lei attraversati durante le sue numerose avventure.

La donna, escursionista di lunga data, ha abbandonato anni fa il suo lavoro di consulente aziendale e si è impegnata a percorrere i sentieri più impervi e lunghi del mondo raccontando i viaggi nei suoi libri. Alla famosa testata Der Spiegel ha spiegato come, a causa del coronavirus, alla fine del lockdown della scorsa primavera 2020, abbia forzatamente dovuto cambiare i suoi programmi. Christine aveva già affrontato sentieri non di poco conto, come quelli sui monti Appalachi, lunghi fino a 5000 chilometri, e non ha impiegato molto a decidere di tuffarsi in un’avventura più vicina ma, dichiara la stessa protagonista, più difficile di quel che pensava.

Christine ha percorso il “Sentiero Italia” per 2500 km. Il tracciato corre lungo le creste appenniniche compiendo dislivelli importanti: l’itinerario completo attraversa 20 regioni per 7000 chilometri in 400 tappe. Il racconto della donna è un inno alla bellezza selvaggia dei nostri luoghi, tanto da citare la stessa Gualdo Tadino e l’eremo di Serrasanta, dal quale è rimasta affascinata. Non abbiamo dubbi sul valore spirituale del cammino intrapreso dall’escursionista tedesca, così come siamo ben consci della meraviglia della nostra montagna, luogo ispiratore da sempre per santi, poeti, romanzieri, semplici turisti, escursionisti e, perché no, tutti coloro i quali vogliono cercarvi un attimo di pace. Un posto dal forte magnetismo, tanto da lasciare una notevole impronta anche nei ricordi di una persona abituata a trovarsi in luoghi che tolgono il fiato. La splendida citazione ci inorgoglisce e ci spinge sempre più ad essere custodi di questi nostri angoli speciali.

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Marco Gubbini
Giornalista pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti dell'Umbria. Ex direttore artistico di Radio Tadino (1985-1986), ideatore e curatore di programmi televisivi giornalistici delle emittenti Rete7 (1985-1990) e TV23 (2003-2006). Esperienze varie come corrispondente di varie pubblicazioni, fra cui Calcio Perugia (2005), La Voce di Perugia (2006-2007). E' stato collaboratore dell’agenzia di stampa Infopress (2004-2012), ha scritto articoli per testate quali Il Giornale dell’Umbria, La Nazione, Il Corriere di Romagna, Il Sannio, Il Crotonese, Il Corriere di Forlì, La Nuova Ferrara. Coideatore e curatore del sito gualdocalcio.it (1998-2012) e gualdocasacastalda.it (dal 2013 al 2016). Addetto stampa del Gualdo Calcio in serie C e altre categorie (dal 2004 al 2012) e del Gualdo Casacastalda in serie D (dal 2013 al 2016). Segretario dell’Ente Giochi de le Porte di Gualdo Tadino dal 2014 al 2017. Componente della redazione del periodico Made in Gualdo. Autore del libro "Libera, ma Libera Veramente" (edizioni Eta Beta, 2021).