La nostra montagna e l’eremo che noi ben conosciamo divengono protagonisti del racconto della scrittrice ed escursionista tedesca Christine Thürmer, autrice di diversi libri che narrano i luoghi da lei attraversati durante le sue numerose avventure.
La donna, escursionista di lunga data, ha abbandonato anni fa il suo lavoro di consulente aziendale e si è impegnata a percorrere i sentieri più impervi e lunghi del mondo raccontando i viaggi nei suoi libri. Alla famosa testata Der Spiegel ha spiegato come, a causa del coronavirus, alla fine del lockdown della scorsa primavera 2020, abbia forzatamente dovuto cambiare i suoi programmi. Christine aveva già affrontato sentieri non di poco conto, come quelli sui monti Appalachi, lunghi fino a 5000 chilometri, e non ha impiegato molto a decidere di tuffarsi in un’avventura più vicina ma, dichiara la stessa protagonista, più difficile di quel che pensava.
Christine ha percorso il “Sentiero Italia” per 2500 km. Il tracciato corre lungo le creste appenniniche compiendo dislivelli importanti: l’itinerario completo attraversa 20 regioni per 7000 chilometri in 400 tappe. Il racconto della donna è un inno alla bellezza selvaggia dei nostri luoghi, tanto da citare la stessa Gualdo Tadino e l’eremo di Serrasanta, dal quale è rimasta affascinata. Non abbiamo dubbi sul valore spirituale del cammino intrapreso dall’escursionista tedesca, così come siamo ben consci della meraviglia della nostra montagna, luogo ispiratore da sempre per santi, poeti, romanzieri, semplici turisti, escursionisti e, perché no, tutti coloro i quali vogliono cercarvi un attimo di pace. Un posto dal forte magnetismo, tanto da lasciare una notevole impronta anche nei ricordi di una persona abituata a trovarsi in luoghi che tolgono il fiato. La splendida citazione ci inorgoglisce e ci spinge sempre più ad essere custodi di questi nostri angoli speciali.