Non si allenta la pressione del Covid-19 sugli ospedali umbri e in particolare nelle terapie intensive. Da giorni sono in crescita il numero di pazienti accolti nei reparti specifici dei nosocomi della nostra regione e nelle ultime 24 ore sono aumentati di 9, per un totale di 430, con altri 3 letti occupati nelle terapie intensive, dove sono assistite 61 persone.
In base a questi numeri, all’ospedale “Santa Maria della Misericordia” di Perugia è stato precluso l’accesso ai congiunti dei pazienti ricoverati nei reparti non Covid. I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria intervengono pesantemente definendo la situazione del più grande ospedale umbro “fuori controllo.”
Intanto i decessi hanno superato quota 800: sono stati 12 nelle ultime 24 ore, come non si verificano da oltre un mese e mezzo, che hanno portato il totale a 801.
283 i nuovi casi emersi in Umbria nelle ultime 24 ore su 4.164 tamponi molecolari e 3.589 antigenici. La percentuale di positività è del 3,65%. 142 i guariti. In aumento di 142 gli attualmente positivi, con il totale che sale a5.772.
A Gualdo Tadino nello stesso arco temporale è stato registrato 1 nuovo positivo e 3 guariti. Gli attualmente positivi presenti nel territorio comunale scendono a 44.
VARIANTE BRASILIANA IN UMBRIA? – L’Istituto Superiore di Sanità ha comunicato alla Regione dell’Umbria la sospetta presenza di una variante brasiliana (o similare) in due campioni, prelevati da altrettanti pazienti umbri inviati a Roma per effettuare specifici approfondimenti. Secondo quanto riportato dall’Ansa i pazienti sono di due ottantenni del perugino, uno dei quali è deceduto, i quali non avrebbero avuto contatti con persone straniere.
La variante brasiliana rappresenta una mutazione ritenuta particolarmente aggressiva del virus Sars-Cov-2 e meno riconoscibile dal sistema immunitario addestrato a riconoscere le versioni del virus non mutate.
I due campioni sono stati inviati dalla Microbiologia dell’Ospedale di Perugia all’Iss, con richiesta di massima urgenza del Direttore Regionale Claudio Dario al Presidente dello stesso istituto, Silvio Brusaferro.
Le attuali misure di contenimento progressivamente adottate in Umbria, già compatibili con gli interventi necessari a fronteggiare anche questa variante, saranno comunque oggetto di un’apposita riunione del Comitato Tecnico Scientifico per una completa e ampia valutazione.
Al fine di approfondire la situazione epidemiologica, nella giornata di oggi sono stati inviati all’Istituto Superiore di Sanità altri 42 campioni, anch’essi rispondenti a determinate peculiarità, che saranno sequenziati per la ricerca di questa o altre eventuali varianti. L’esito sarà comunicato entro il fine settimana.