La storia di Gianluigi, riportata in questi giorni anche dal Tg3 e da Il Messaggero, ha subito colpito i cuori di molti che si sono immediatamente prodigati per cercare di aiutare il ragazzo, disoccupato e ritrovatosi da solo, in una casa addirittura priva di riscaldamento, dopo la scomparsa della madre, sua unica fonte di sostegno, lo scorso 21 gennaio.
Le attività commerciali, coadiuvate da Bruno Minelli del Banco di Solidarietà, che si è preso cura di Gianluigi per qualche tempo, prima che lo stesso venisse accolto presso una famiglia amica di Gualdo Tadino, non si sono tirate indietro nel contribuire alla raccolta fondi: gli aiuti, inaspettatamente, non sono arrivati solo dai concittadini o dalle persone del luogo, attraverso i molti salvadanai nei bar e negozi, ma addirittura da tutta la regione e anche oltre.
La colletta era stata creata con l’idea di poter sopportare le spese dell’estremo saluto alla madre Luigia, priva d’un posto al cimitero e quindi in obitorio presso l’ospedale di Perugia da oramai due settimane, ma la gara di generosità, esplosa anche attraverso i social network, ha ampiamente superato la cifra che doveva essere coperta, così che ora il ragazzo può usufruire anche di un aiuto economico.
Una storia triste, che fa luce sui punti oscuri del momento che stiamo vivendo, ma dal finale che ci lascia una speranza, e che mette in mostra la bontà della comunità: Gianluigi, e tutti coloro i quali si sono spesi per la raccolta, conclusasi oggi, giorno delle esequie della madre, ringraziano profondamente per l’affetto e il sostegno dimostrati.